Ferro e ghisa superstar. L’export traina le città. Sono cinque le più attive

Crippa (Aur): "In un anno il valore delle merci esportate ha superato i 5,8 miliardi di euro, per un’incidenza pari al 24 per cento sul Pil regionale".

Ferro e ghisa superstar. L’export traina le città. Sono cinque le più attive

Ferro e ghisa superstar. L’export traina le città. Sono cinque le più attive

Nel 2022 l’Umbria ha registrato una delle sue migliori performance di sempre per quanto concerne il valore di merci esportate, superando i 5,8 miliardi di euro, per un’incidenza pari al 24,0 per cento sul Prodotto Interno lordo regionale. E’ quanto sostiene Andrea Crippa, di Agenzia Umbria ricerche, che ha però messo fuoco quanti sono e dove si collocano gli imprenditori dell’export umbro, in una mappa ‘insolita’ e poco conosciuta. "Emerge una certa polarizzazione tra gli operatori del commercio con l’estero – spiega Crippa - in quanto le prime 500 imprese per valore di merci esportate ricoprono oltre il 96,0 per cento delle esportazioni totali, lasciando il restante 4,0 per cento nelle "mani" delle restanti duemila aziende che nel corso dell’anno 2022 hanno intratenuto rapporti commerciali con paesi stranieri.

I comuni di Terni, Corciano, Perugia, Umbertide e Città di Castello sono i principali territori per valore di merci esportate, ricoprendo cumulativamente circa il 60,9 per cento delle esportazioni regionali. Montefranco, Costacciaro, Lisciano Niccone, Ferentillo e Gualdo Cataneo – continua - sono invece i comuni dove all’interno del nostro sample registriamo i valori di export più modesti, corrispondenti a poco meno di 2,6 milioni di euro. Il sottosetore del ferro, ghisa, acciaio e ferroleghe con un’incidenza superiore al 22 per cento sulle esportazioni totali – aggiunge Crippa -, è stato nel 2022 di gran lunga il comparto trainante l’export umbro.

A debita distanza troviamo i sottosetori dell’abbigliamento in serie, di sartoria o su misura (4,7 per cento del totale esportato) e macchinari di sollevamento e movimentazione (4,2 per cento rispeto all’export totale regionale)". E in effeti con ben 191 operatori esteri, il settore dei macchinari è quello che annovera tra le sue file il maggior numero di imprese esportatrici, seguito a stretto giro dai settori dei metalli (182 imprese esportatrici) e degli articoli in gomma e materie plastiche (164 aziende esportatrici). "Per quanto concerne il fatturato estero medio – conclude l’esperto di Aur - , il settore dei metalli registra la cifra più cospicua con oltre 9,3 milioni di euro esportati per azienda, seguito dai settori dell’abbigliamento e dell’alimentare rispettivamente con 7,3 e 6,1 milioni di euro esportati per impresa".