REDAZIONE UMBRIA

Ferrovia Centrale Umbra: arriva la svolta

Melasecche: pronto il progetto per velocizzare il tratto Castello-Ponte San Giovanni. "Appalto da 25 milioni, cantiere entro pochi mesi"

"Una rivoluzione copernicana per la Ferrovia Centrale Umbra". Con queste parole l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche, annuncia la svolta: Italferr ha ultimato e consegnato a Rete Ferroviaria Italiana il progetto di messa in sicurezza e velocizzazione della tratta Nord di Ferrovia Centrale Umbra, la Città di Castello-Ponte San Giovanni, l’unica oggi in in funzione. Non solo, aggiunge l’assessore: RFI sta predisponendo la gara nazionale per l’appalto quadro da 25milioni di euro e contemporaneamente sta andando avanti la progettazione per la riapertura delle altre due tratte.

"Mese dopo mese – spiega – ci si sta risollevando dalla situazione di assoluto degrado che abbiamo ereditato un anno e mezzo fa. Eravamo in pochi a crederci e in moltissimi non avrebbero scommesso un centesimo sulla riapertura. Invece, nonostante molti progressi ancora non si apprezzino in ragione della complessità delle situazioni, delle normative e delle materie trattate, importanti e radicali passi avanti si stanno compiendo sia per la riqualificazione dell’unica tratta oggi in funzione".

In particolare, l’assessore sottolinea "l’avvenuta consegna del progetto a Rete Ferroviaria Italiana, in perfetta scadenza del crono programma. Seconda notizia della giornata è che RFI sta predisponendo la gara nazionale per l’appalto quadro per l’apertura del cantiere entro pochi mesi che consentirà il recupero totale della sicurezza e della maggiore velocità consentita dalla struttura a circa 95 km l’ora. Aspetto altrettanto importante è quello che ha portato alla concertazione del costo di massima di questo appalto, concordato su una cifra calmierata che si aggira sui 25 milioni, questi disponibili". Fin dai prossimi mesi i treni guadagneranno un’altra manciata di minuti preziosi grazie – dice l’assessore – "all’eliminazione di quattro passaggi a livello, alcuni tipo Far West senza neanche le sbarre, pericolosissimi, che rallentano non di poco la corsa del treno, nell’ambito di una trattativa aperta un anno fa con il Comune di Perugia".

Per ridurre la durata dei tempi di percorrenza lungo il tratto Città di Castello-Ponte San Giovanni, Melasecche "ha avanzato a Busitalia, grazie al confronto aperto formalmente un anno fa, tutta una serie di richieste precise fra cui la possibilità di realizzare corse veloci saltando le piccole stazioni in modo da recuperare utenza nei comuni maggiori come Città di Castello, Trestina, Umbertide. La disponibilità ad ascoltare i sindaci è assoluta. La Regione insiste non da oggi per ottenere almeno una coppia di treni in orari di punta in modo da soddisfare la maggiore utenza possibile".

Sul fronte delle risorse, "in questo quadro di progressivi quanto significativi passi avanti – conclude Melasecche – abbiamo ottenuto 163 milioni del Pnrr ed intendiamo conseguire entro il 2026 la totale riapertura della linea. RFI sta già progettando gli interventi. Rimane il problema del reperimento degli oltre 4 milioni per la rimessa in funzione dei quattro Minuetto, seminuovi, che giacciono da anni alla mercè dei graffitari sui binari della stazione di Umbertide e che andranno a sostituire gradualmente gli attuali vettori a gasolio, con il nuovo materiale rotabile elettrico che stiamo reperendo. Quella che appariva insomma una “mission impossible” costituisce oggi una tra le più brillanti operazioni di riapertura e rilancio a fini anche turistici della storica ferrovia regionale. Altri hanno chiuso per sempre la Spoleto-Norcia, noi stiamo facendo esattamente il contrario con la Ferrovia Centrale Umbra"