REDAZIONE UMBRIA

Ferrovie, il raddoppio slitta ancora Lavori ultimati non prima del 2025

Ritardi infiniti per la tratta. Campello-Spoleto: una ventina. d’anni per realizzare un tracciato. di neppure dieci chilometri

Ferrovie, il raddoppio slitta ancora Lavori ultimati non prima del 2025

FOLIGNO – Per l’ultimazione dei lavori del raddoppio della tratta ferroviaria Campello-Spoleto (foto) saranno necessari altri due anni e mezzo. Se tutto andrà per il verso giusto l’entrata in servizio di questa porzione della linea Orte-Falconara dovrebbe arrivare alla fine del primo semestre 2025. Tempi ancora lunghissimi dunque, rallentati in parte anche dalle vicende giudiziarie che hanno interessato le aziende che si sono avvicendate negli anni alla realizzazione del raddoppio e, in parte frenate dai due anni di pandemia, che hanno fatto slittare di oltre un anno l’ultimazione dei lavori. L’ultimo preventivo sui tempi parlava della fine del 2024, ma in realtà i lavori slitteranno di ulteriori sei-sette mesi, e dovrebbero appunto concludersi entro l’estate del 2025. Ovvero con più di venti anni di ritardo se è vero, come è vero, che il cantiere del raddoppio è stato avviato nel 2001 e che doveva essere ultimato nel 2006. Troppi ritardi, per un tracciato inferiore ai 10 chilometri (9 chilometri e 800 metri per l’esattezza). Una sorta di cattedrale nel deserto che Rfi, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs italiane, ha preferito continuare con i lavori in ’economia’.

Le vicende del passato, anche giudiziarie, hanno coinvolto come si diceva alcune aziende che erano subentrate negli anni: in primis la Coop Costruttori di Argenta di Modena, con la singolare protesta dei dipendenti che si sdraiarono sui binari e fermare l’Intercity. I lavori hanno portato alla realizzazione per 6 chilometri della linea di affiancamento a quella attuale, mentre i restanti 4 chilometri prevedeano la realizzazione di un nuovo tratto in variante con la galleria in località San Giacomo, dotata di punti di evacuazione e soccorso in prossimità dei due imbocchi, marciapiedi per l’esodo, impianti di illuminazione di emergenza. Tracciato che ha consentito l’eliminazione di 4 passaggi a livello, migliorando la sicurezza e la regolarità dell’esercizio. Lavori previsti anche alla stazione di Campello, che sarà adeguata alle normative per consentire l’accessibilità delle persone a mobilità ridotta all’infrastruttura ferroviaria con la realizzazione di percorsi privi di ostacoli, con mattonelle tattili ad alta visibilità, informazioni sonore e nuovi posti auto.

A giustificare in parte i ritardi anche i sistemi di sicurezza introdotti nella nuova galleria San Giacomo e accorgimenti tecnici di nuova generazione . In particolare l’Apparato Centrale Computerizzato (Acc), il nuovo sistema tecnologico in fase di realizzazione alla stazione di Spoleto che sarà ultimato entro dicembre 2023. Sistema che controllerà tutta la circolazione ferroviaria, una sorta di ‘cabina di regia’.

Carlo Luccioni.