CRISTINA CRISCI
Cronaca

Festa della Liberazione. In tanti alle cerimonie

Il sindaco Secondi: "Ricorrenza densa di significati". Un minuto di silenzio. in ricordo di Papa Francesco.

Dopo il corteo, la deposizione delle corone d’alloro al monumento della resistenza altotiberina

Dopo il corteo, la deposizione delle corone d’alloro al monumento della resistenza altotiberina

Un minuto di silenzio in ricordo di Papa Francesco ha aperto ieri mattina in piazza Gabriotti le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia. "La partecipazione della cittadinanza, numerosa e sentita, ha ancora una volta reso densa di significati la ricorrenza della Liberazione d’Italia che consegniamo alla storia come una pagina di unità e condivisione di principi che vanno difesi, in quanto patrimonio di tutti", ha detto il sindaco Luca Secondi. Il corteo istituzionale era guidato dal gonfalone del Comune con le autorità civili e militari, forze dell’ordine e di polizia, l’Anpi, l’Istituto di Storia Politica e Sociale Gabriotti e le associazioni combattentistiche, per una cerimonia di ricordo e commemorazione ai caduti. Raggiunto il monumento alla resistenza altotiberina in viale Vittorio Veneto, sulle note del Piave eseguito dalla Filarmonica Puccini, il primo cittadino ha depositato una corona di fiori. La presidente della sezione locale di Anpi Anna Maria Pacciarini ha ricordato il sacrificio delle tante persone che si opposero al regime nazifascista e per questo furono perseguitate, deportate e uccise.

"Questa ricorrenza, pur nei toni discreti che devono accompagnare tutto il paese per il grave lutto per la morte di Papa Francesco – ha evidenziato Pacciarini - merita tuttavia una grande attenzione perché è la festa di tutti gli italiani. Sì sobrietà, ma nei toni, non certo nei contenuti che devono essere chiari e ribaditi a gran voce". La Festa Resistente di Anpi che si sarebbe dovuta svolgere ieri è stata nel frattempo rinviata al mese prossimo.