PAOLO IPPOLITI
Cronaca

Festa grande per il patrono della Polizia locale, otto Comuni insieme

"Siate sempre più buoni e cercate di fare meno multe". È la battuta – e insieme l’augurio – con...

Rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine alla cerimonia di Umbertide

Rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine alla cerimonia di Umbertide

"Siate sempre più buoni e cercate di fare meno multe". È la battuta – e insieme l’augurio – con cui monsignor Pietro Vispi, parroco della Collegiata, ha salutato ieri le donne e gli uomini della Polizia locale degli otto Comuni dell’Alto Tevere in occasione della celebrazione di San Sebastiano, patrono del Corpo. A officiare la messa il vescovo delle diocesi di Gubbio, Umbertide e Città di Castello monsignor Luciano Paolucci Bedini, a sottolineare l’importanza della cerimonia, l’unità della chiesa diocesana, lo spirito di corpo della Municipale. Presenti i sindaci e amministratori dei Comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide e tante divise blu, insieme a quelle di rappresentati della Polizia di Stato e Carabinieri. Al centro della chiesa il busto di San Sebastiano, la cui vita di seguace di Gesù ha fatto da filo conduttore dell’omelia del vescovo, partita dal brano evangelico della scelta dei discepoli. "San Sebastiano è patrono di tutti coloro che vigilano sulla vita dei fratelli e delle sorelle – ha detto –; la fedeltà, la tenacia e la forza di ogni servizio prestato agli altri nella comunità può nascere solo seguendo grandi valori". Per la Polizia locale anche il riconoscimento laico dell’assessore Francesco Cenciarini: "Umbertide ha avuto l’onore di ospitare i rappresentanti dei comuni dell’Alto Tevere, con la volontà di mettere in luce il lavoro svolto dagli agenti in tutto il comprensorio". La scelta del martire come patrono della Polizia locale avvenne ufficialmente nel 1957 con papa Pio XII. Il breve pontificio recita: "Tra gli illustri martiri di Cristo i militari hanno un posto di primissimo piano tra i fedeli per la loro religiosità e l’ardente impegno nel compiere il proprio dovere. Tra questi merita un posto speciale San Sebastiano che sotto l’imperatore romano Diocleziano fu comandante dei pretoriani".

Pa.Ip.