"Un evento di questa portata, che negli ultimi due anni ha registrato un pubblico fra i 6,5 milioni e gli 8 milioni di spettatori, con oltre il 30% di share, si inserisce nell’ambito di un progetto di comunicazione e di promozione dell’Umbria che include, tra le altre iniziative, il lancio del “brand system” regionale presentato al TTG di Rimini. Un Piano di promozione dell’Umbria su cui la Regione ha investito importanti risorse, e che sta registrando ormai da mesi ottimi risultati con una presenza costante della nostra regione nei palinsesti delle principali trasmissioni televisive e radiofoniche, e sui media nazionali e internazionali, oltre alla campagna promozionale per il turismo invernale, che l’amministrazione regionale ha promosso". L’assessore Paola Agabiti chiarisce il ruolo della Regione in merito all’organizzazione del Capodanno Rai e gli obiettivi che si è prefissata di raggiungere.
Assessore, “L’anno che verrà“ è un grande spot per l’Umbria. A conti fatti, l’investimento sarà in grado però di generare il famoso effetto moltiplicatore?
"La diretta Rai non rappresenta solo un’occasione di spettacolo e di intrattenimento per il pubblico, ma è anche un evento che può innescare fattori economici positivi per il territorio. Senza dimenticare la crescita, la promozione socio-culturale e la valorizzazione dell’immagine di un territorio che ne derivano da questa trasmissione. Un evento di rilievo internazionale, che torna in piazza dopo la pandemia, capace di attrarre visitatori non solo locali, ma anche e soprattutto da fuori regione, che soggiornano in Umbria e che magari approfittano della manifestazione per fermarsi qualche giorno in più per scoprire il territorio. “L’Anno che verrà“ rappresenta un ulteriore investimento fatto dalla Regione per il turismo. Un settore in continuo sviluppo, sia in termini di posti di lavoro creati, come recentemente ha dimostrato Unioncamere, con l’Umbria ai vertici delle classifiche nazionali per crescita occupazionale, che di arrivi. Dopo la stagione estiva che ha registrato il record di presenze, soprattutto rispetto ai livelli prepandemia, il trend è rimasto in crescita mese dopo mese. E da qui è facile attendersi un ulteriore effetto positivo di immagine e di notorietà per la nostra regione, con chiari effetti nel medio e lungo periodo di incremento del tasso di presenze e arrivi. Fin dal nostro insediamento, come assessorato al turismo abbiamo lavorato per un fattivo rilancio dell’Umbria, tanto in termini di attrattività che di nuova immagine dell’intero territorio regionale. Su questo aspetto abbiamo concentrato energie e risorse per veicolare all’esterno un nuovo appeal e una nuova percezione di cosa sia e di cosa rappresenti l’eccellenza umbra".
Che ruolo ha avuto la Regione nelle trattative con la Rai?
"La Regione ha avuto un ruolo fondamentale e di primissimo piano per consentire all’Umbria di partecipare alla trasmissione prima a Terni nel 2021 e quest’anno a Perugia. E’ il frutto di un’interlocuzione e di un lavoro assiduo che consentiranno alla nostra regione un palcoscenico unico e di respiro nazionale. Certamente l’attrattività del nostro territorio è stata un fattore determinante, e l’Umbria sarà valorizzata ancora di più da questo evento".
Anche lei brinderà sotto il palco di Amadeus?
"Certamente. Sarà un piacere poter assistere dal vivo a questo meraviglioso spettacolo, che per il secondo anno consecutivo valorizza la nostra regione sugli schermi di tutta Italia e veicola l’immagine del territorio a milioni di telespettatori".
Silvia Angelici