Perugia, 31 gennaio 2025 – Fiaccole per Andrea a Perugia, la città “che prima o poi smetterai di odiare, Matteo” dice la sindaca Vittoria Ferdinandi, rivolta al fratello del 19enne trovato senza vita mercoledì pomeriggio, nella stanza d un b&b del centro storico. Sindaca che, prendendo la parola alla fine del corteo, non trattiene le lacrime e si scusa: “Ho lasciato il lavoro che tanto amo pensando che da sindaca avrei potuto capire meglio i vostri bisogni. E invece non ci sono riuscita. Scusatemi”.
“Ragazzi, il palazzo del Comune è vostro, invadetelo con le idee, i progetti, le richieste” dice ancora. La fiaccolata è partita dalla piazza dell’Università per raggiungere piazza IV Novembre e fermarsi sulle scalinate del Duomo. Ad aprire il corteo i familiari del ragazzo abruzzese, il padre, la madre e i fratelli. Poi tanti amici, tanti studenti percè “Andrea, sei e sari sempre uno di noi”. La presidente della Regione, Stefania Proietti, ai genitori fa una promessa: “In questo dolore immenso, il dolore di tante mamme perché Andrea è figlio, fratello, amico di tutti noi. A questa famiglia voglio dire che c’è una famiglia immensa che è tutta l’Umbria, perché Andrea fa parte di noi”. Il corteo si è mosso silenzioso per le vie del centro storico, illuminato da una moltitudini di candele che, dice l’arcivescovo Ivan Maffeis, “adesso spegneremo, ma non si spegnerà mai la lampada che è in ciascuno di noi. Cerchiamo di tenerla viva con l’amicizia e la condivisione. Non sono parole vuote, ed è il perché voi siete qui questa sera”.
Sul fronte delle indagini, proseguono gli accertamenti per chiarire la morte dello studente di Informatica, scomparso la mattina di venerdì scorso, quando avrebbe dovuto raggiungere la sorella gemella a mensa per pranzare insieme. Appuntamento che aveva saltato senza avvisare e senza che la ragazza lo potesse raggiungere telefonicamente perché, dopo un ultimo messaggio visualizzato e non risposto, lo smartphone si era spento, collocando lo studente nella zona di Monteluce. Forse da lì potrebbe aver raggiunto quella stanza presa in affitto già dall’8 gennaio e nella quale è stato ritrovato giovedì, quando lo hanno iniziato a cercare perché non aveva pagato.
La sua prenotazione, si apprende dalla Procura. non sarebbe risultata dai controlli. Mentre l’ipotesi per spiegare la morte potrebbe essere quella del malore provocato dai farmaci che avrebbe potuto assumere e di cui la polizia ha trovato traccia nella camera, dove gli investigatori hanno trovato anche un rasoio e uno spazzolino, ma anche una corda. Per quale motivo aveva preso in affitto la camera? A cosa servivano i 4 cellulari che sono stati rinvenuti? Aspetti che le indagini puntano a chiarire, cercando proprio nei telefoni e nel computer che il ragazzo aveva con sé e che è stato sequestrato per consentire gli accertamenti tecnici.