ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Ucciso nella rissa, i funerali di Filippo: "Al male rispondete sempre con il bene"

Commosso addio al 25enne. Don Edoardo ai ragazzi: "Apprezzate le cose che ci sono state donate"

Un momento dei funerali. Nel riquadro la vittima

Spoleto, 25 marzo 2020 - Un dolore composto, dignitoso e silenzioso. A porgere l’ultimo saluto a Filippo Limini è stata una chiesa di San Pietro gremita di giovani e giovanissimi. Amici, oppure solo conoscenti. Avversari o compagni di squadra ai vaporetti.

Tutti lì, sfidando il temporale imminente, per dire addio a Filippo, il ragazzo 25enne morto dopo una rissa alle prime ore di Ferragosto fuori da una discoteca, a Bastia Umbra. Don Edoardo Rossi parla ai genitori, Lucilla e Graziano, parla al fratello Jacopo, agli amici, ai compagni di vaporetto e a tutti i giovani che, in qualche modo, avevano incrociato Filippo nel proprio cammino. 

Il messaggio che consegna loro è semplice: «Al male, rispondete con il bene, solo così si può vincere». Una frase disarmante e apparentemente rivoluzionaria, di fronte al dolore per una perdita del genere. Una frase che però ha trovato spazio e senso nei cuori di Lucilla e Graziano. «Sono stato molto colpito – ha detto don Edoardo – dalla dignità del dolore e dall’abbandono della fede della famiglia, perché il Signore non vuole il male dell’uomo ma il bene». 

E ai giovani: «Ai tanti che conoscevano Filippo, anche a chi era come avversario nei vaporetti, l’invito è a camminare coi piedi per terra, ad apprezzare le cose che ci sono state donate e ad operare nel bene». Ai genitori: «La forza e la fede dello spirito vi aiutino a vivere questo grande dolore, perché un genitore che deve ricordare la morte di un figlio è contro natura. Questa morte, a maggior ragione, si poteva evitare. In tutto questo dolore però siamo chiamati ad andare avanti, verso la salvezza». 

Nelle parole di don Edoardo una profonda sensibilità e preoccupazione per la famiglia, tanto da raccomandarla proprio a Filippo: «Intercedi presso il trono di Dio, affinché possiamo vivere questo momento di dolore con la consapevolezza che non siamo soli».

E, sempre nei confronti della famiglia: i parrocchiani vi sono vicini, per qualsiasi cosa occorra. Allontaniamo la cattiveria, reagendo con il bene». 

Fuori dalla chiesa di San Pietro i ragazzi dei vaporetti. In molti con la maglia numero 13, quella del vaporetto di Filippo, e con tutte le macchine che tradizionalmente si sfidano lungo le vie di Spoleto. Quello di Filippo posizionato avanti a tutti, come lui voleva e per il quale si impegnava con costanza e dedizione.

Sul muro della chiesa lo striscione con una foto di Filippo e di suo cugino e la scritta: «Da una vita insieme e per sempre», un gesto di omaggio per la vicinanza di due giovani, innamorati della vita e grandi amici. All’uscita della salma, gli amici di Filippo, hanno anche liberato nell’aria diversi palloncini bianchi e un applauso spontaneo e sentito si è levato dalla folla.