Perugia, 30 dicembre 2024 – Un’altra condanna per il quarantenne di Perugia che per “allontanarsi“ dalla famiglia (mentre la compagna era incinta del loro terzo figlio) aveva raccontato di aver trovato lavoro a Maranello e più precisamente alla Ferrari: la lettera di assunzione fasulla finì agli atti di uno dei procedimenti aperti nei suoi confronti. Già nei guai per lo stalking ai danni della donna e dei figli (e per questo condannato a un anno e due mesi), l’uomo (difeso dall’avvocato Stefano Sborzacchi) è finito di nuovo in tribunale accusato di non aver provveduto al mantenimento dei tre ragazzi nati dalla relazione con la ex compagna. Il giudice lo ha condannato a sei mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali accordando alla parte civile (l’ex compagna e i figli, assistiti nel procedimento dall’avvocato Roberto Di Iorio) una provvisionale di 40mila euro.
L’uomo, all’inizio di tutto, finse come detto di aver trovato un impiego alla Ferrari: l’obiettivo sarebbe stato quello di allontanarsi dalla famiglia. Poi, come è emerso nel corso dei dibattimenti, aveva raccontato all’allora compagna di essere stato operato per un linfoma (per sua fortuna inesistente) e che i medici gli sconsigliavano di tornare a casa. E, sempre davanti al giudice, aveva sostenuto anche di non poter ritornare per “proteggere“ la famiglia, raccontando di essere entrato in un giro di malaffare e di stampa di denaro falso. “Bugie fantasiose”, si legge in una delle sentenze. Nei confronti dell’uomo era stata decisa la decadenza dalla responsabilità genitoriale.