
Focus su Pnrr e sanità Addio Centrale operativa Ma era già tutto previsto
Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali, Case di Comunità, Centrale Operativa Unica Regionale: in sintesi l’ossatura della nuova sanità territoriale, sostenuta dai finanziamenti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) nella Missione 6 ’’Salute’’. Ma qual è lo stato dell’arte a Foligno su questo fronte? Partiamo dalla notizia più recente, una conferma in realtà, quella che la Centrale operativa unica regionale (Cour) 118 verrà istituita nell’Azienda Ospedaliera di Perugia come Struttura Complessa. Ebbene la Cour rappresenta l’ennesima mancata opportunità per la città di Foligno di essere considerata nell’ambito del quadro sistemico del Servizio sanitario regionale che si sta delineando nell’attuazione del DM7722, il Decreto di riordino della medicina territoriale.
Infatti, vista la prossima attuazione del servizio di elisoccorso regionale su Foligno (con gestione però interamente a carico dell’Azienda Ospedaliera di Perugia) visto il fatto che l’ospedale di Foligno (Dea di primo livello) èsarà prevalentemente orientato al trattamento di patologie acute (Hub con Cariologia, Utic e Laboratorio di Emodinamica, Centro Traumatologico di zona, Stroke Unit di primo livello, Spoke Punto Natalità di primo livello), un ’Cour’ a Foligno avrebbe avuto una sua logica. A tal proposito va ricordato che il senatore Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità del Senato, aveva espresso la sua personale convinzione - durante il Consiglio comunale aperto sulla sanità tenuto a Foligno il 6 marzo scorso - che la Centrale operativa unica regionale potesse essere individuata a Foligno, specificando che tale pensiero sarebbe stato sostenuto dal suo partito. Oggi prendiamo atto che non è andata così. "Ma questa scelta – spiega il dottor Bruno Checcucci, esperto di trasferimento tecnologico e finanziamenti pubblici – è solo una conferma, per gli attenti analisti della sanità regionale nulla di inaspettato; è dal 9 novembre 2022 che le sorti del Cour sono state segnate.
Da quando la Giunta ha istituito il Dipartimento Interaziendale regionale di Emergenza Urgenza definendo il nuovo assetto organizzativo della rete regionale dell’emergenza-urgenza stabilendo di ricondurre la Centrale Operativa all’interno del Dipartimento predetto. Dunque già a novembre dello scorso anno (se non addirittura prima, nel 2011, quando la regione provvedeva ad unificare le tre Centrali operative 118 esistenti con la creazione della Centrale unica regionale dell’Emergenza-urgenza allocata presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia) si sapeva che la Cour sarebbe stata a Perugia". E per la città di Foligno si chiude il cerchio. Niente Ospedale di Comunità (con fondi Pnrr), niente Centrali operative territoriali (con fondi del Pnrr). In riferimento alle Case di Comunità (CdC) certamente nulla da fare con i fondi del Pnrr. Su questo punto esiste uno specifico richiamo ad una 23esina CdC da realizzarsi a Foligno (rif. art. 2.2. comma1 della DGR 1329 del 14122022 e DGR 152 del 2822022), senza però alcun riferimento alla fonte di finanziamento e senza mai alcun riferimento nei vari Piani Operativi Regionali che si sono succeduti nel tempo. Ed ora… niente Centrale Operativa Unica Regionale, una risorsa che avrebbe visto lavorare 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno risorse umane pari ad oltre 30 persone tra medici infermieri e amministrativi.
"Ma attenzione – conclude Checcucci –, stiamo parlando di tutte strutture prive di adeguate risorse umane e materiali (apparecchiature), seppure ci sia un timidissmo avvio di finanziamenti, con cifre assolutamente inadeguate. Per il 2023 siamo allo 0.4 % del bilancio per il personale".