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"Manca la relazione tra istituzioni e cittadino e gli umbri sono sempre più frustrati". L’avvocato Fabia Mariani è la candidata folignate di Alternativa popolare. Il partito del sindaco Bandecchi alle amministrative sosteneva Enrico Presilla e ora corre con il centrodestra.
Come nasce la sua candidatura?
"Io non c’entro nulla con la politica ma mi sono messa a disposizione per aiutare quei soggetti che aiuto da sempre nella mia attività professionale, le famiglie e i soggetti fragili. Sono a disposizione, i cittadini decideranno se sarà necessario il mio contributo".
Perché la scelta di scendere in campo con Ap?
"Alternativa popolare è la vera alternativa. Siamo una lista di cittadini comuni che hanno deciso di mettersi a servizio delle Istituzioni. Abituati a lavorare in prima linea e con l’obiettivo di snellire la macchina pubblica. Con Ap perché hanno lavorato al Comune di Terni e hanno fatto molto, in poco tempo. Quello che è positivo, d’altronde, lo è per tutti. In Umbria siamo in presenza di un sistema che dura da quarant’anni e serve cambiare aria. La Tesei, per quanto si possa criticare, si è trovata a dover fare i conti con un sistema strutturato. L’approccio di Alternativa popolare è come quello di un amministratore delegato che entra in società. L’alternanza è alla base della democrazia e mantenere quest’area politica al governo significa garantire democrazia".
Su quali priorità intende impegnarsi, se eletta?
"Fondamentale la partecipazione, a tutela dei deboli e frustrati. I giovani devono essere al centro di tutti i nostri progetti, in primo luogo dalle scuole, accompagnandoli sempre di più e meglio nel mondo del lavoro. Sulla sanità, in tutta l’Umbria, il cittadino ha bisogno di servizi e risposte adeguate. Non possiamo fermarci a dire ‘dimezzamento delle liste d’attesa’, vanno azzerate. Bene il grande ruolo e la valorizzazione dell’aeroporto, ma serve anche poter raggiungere i grandi snodi con strade adeguate. Ogni intervento, ogni investimento e ogni progetto deve essere sempre declinato dalla parte dei più deboli".