Focus sul nodo-rifiuti

Incontro a Orvieto su gestione rifiuti in Umbria: confronto tra termovalorizzatore e discarica. Focus su impatto ambientale e riciclo, con approccio scientifico e dati.

Focus sul nodo-rifiuti

Incontro a Orvieto su gestione rifiuti in Umbria: confronto tra termovalorizzatore e discarica. Focus su impatto ambientale e riciclo, con approccio scientifico e dati.

ORVIETO Un’animata partecipazione a Lo Scalo Community Hub per l’incontro organizzato dall’associazione Nova sul tema “Termovalorizzatore e discarica: la gestione dei rifiuti in Umbria“. Focus su un argomento complesso con un approccio basato su dati ed evidenze scientifiche attraverso il confronto tra figure competenti e provenienti da contesti diversi tra loro. Monica Tommasi, presidente di Amici della Terra e Giorgio Custodi, responsabile del coordinamento tecnico di Acea Ambiente, hanno articolato le proprie argomentazioni rispetto ai nodi tematici evidenziati da Nova. Si è affrontata la questione dell’impatto ambientale di un termovalorizzatore di ultima generazione in confronto a quello di una discarica di ultima generazione, si è discusso della possibilità di arrivare al 100% di rifiuto effettivamente riciclato, di alternative alla realizzazione di un nuovo termovalorizzatore per la chiusura del ciclo dei rifiuti e del corretto dimensionamento dell’impianto previsto dal Piano regionale dei rifiuti rispetto alle esigenze di smaltimento dell’Umbria. "Riteniamo-dicono i responsabili di Nova- che, rispetto al tema dei rifiuti, la direzione da percorrere sia quella di un deciso sostegno a politiche di educazione a stili di vita non consumistici, prevenzione nella produzione, lotta agli sprechi, promozione del riuso, miglioramento della differenziata e dei processi di riciclo. Al tempo stesso si deve avere l’onestà di riconoscere che esiste una quota di rifiuti non recuperabile e, ad oggi, per questa quota le uniche alternative di trattamento sono lo smaltimento in discarica o la termovalorizzazione. Le evidenze scientifiche mostrano come l’impatto ambientale di quest’ultima sia nettamente inferiore rispetto a quello del ricorso alla discarica più moderna".