SOFIA COLETTI
Cronaca

Foligno Tutti i colori della musica napoletana

Da domani a domenica un mini festival nella stagione degli Amici per celebrare l’arte partenopea tra note, canto e teatro

Da domani a domenica un mini festival nella stagione degli Amici per celebrare l’arte partenopea tra note, canto e teatro

Da domani a domenica un mini festival nella stagione degli Amici per celebrare l’arte partenopea tra note, canto e teatro

Si apre con il grande Peppe Barra la tre giorni che gli Amici della Musica di Foligno dedicano all’arte e alla musica napoletana. Una sorta di mini festival che da domani a sabato porterà al pubblico le antiche suggestioni di “Suspire ‘e Vase, Museca e Passione” in un imperdibile intreccio di colori, immagini e voci dell’arte napoletana con uno spettacolo teatrale, un racconto-concerto e un recital pianistico.

L’avvio è dunque domani quando il teatro della Napoli più autentica irrompe scena all’Auditorium San Domenico con uno dei suoi più grandi mattatori. L’appuntamento è alle 21 con l’affabulazione di Peppe Barra (foto sopra), icona del teatro e della cultura partenopea, interprete e protagonista della nuovissima pièce “Buonasera a tutti. Dai miei disordinato appunti”, con la regia di Francesco Esposito. Sul palco con Barra il pianoforte di Luca Urciuolo per una passeggiata ironica e intensa negli oltre sessanta anni di carriera di una delle più acclamate maschere dell’arte napoletana, alla scoperta dell’attore e dell’uomo, toccando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Basile, grandi autori come Petito e Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei.

Si prosegue venerdì, stavolta alle 18, all’Oratorio del Crocifisso con la prima assoluta di “Commossi viaggiatori”, con Stefano Valanzuolo drammaturgo e narratore e il pianista napoletano Jenny Basso (foto sotto): un racconto concerto al suo debutto su alcuni grandi musicisti stranieri a Napoli come Mozart, Thalberg, Stravinskij, Wagner e Strauss. Assurta al rango di capitale europea nel Settecento, la città non ha mai smesso di esercitare fascino su molte generazioni di intellettuali, scrittori, musicisti, viaggiatori “commossi” che diventano pretesto prezioso per tessere l’elogio affettuoso di tutta una città che è da sempre un luogo dell’anima.

Sabato si torna all’Auditorium San Domenico, alle 21, per “Notte ‘e Luna”, un recital pianistico affidato al grande interprete napoletano Orazio Maione. In scaletta rari brani del Novecento ispirati a Napoli: la suite Piedigrotta 1924 di Mario Castelnuovo-Tedesco, Quattro danze napoletane di Franco Alfano, Sei improvvisazioni sopra canzoni napoletane del giovane compositore Roberto Piana e la brillante suite Napoli di Francis Poulenc. Informazioni e prenotazioni dei biglietti sul sito www.amicimusicafoligno.it.

S.C.