REDAZIONE UMBRIA

Folla di giovani per Francesco. Jeans, zainetti e mille emozioni:: "Grazie di averci invitato a sognare"

Oltre 500 adolescenti della Diocesi Perugia-Città della Pieve in Vaticano accompagnati dal vescovo Ivan Maffeis. Tra loro anche Samuele: "Sarà ordinato sacerdote il 28 giugno".

I ragazzi umbri che hanno raggiunto Roma; a sinistra il vescovo Maffeis

I ragazzi umbri che hanno raggiunto Roma; a sinistra il vescovo Maffeis

Le facce pulite, segnate dalle poche ore di sonno, lo zaino in spalla, usato spesso come sgabello. Jeans d’ordinanza, entusiasti, partecipi e soprattutto con le idee chiare. Sono i ragazzi di Francesco, gli umbri che hanno raggiunto in pullman Roma per ’salutare’ il Papa in occasione del Giubileo degli Adolescenti. Erano oltre 500 gli adolescenti della comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, accompagnati dal vescovo Ivan insieme a diversi sacerdoti, religiosi e religiose, catechisti e catechiste. Tra loro, anche Martina, responsabile d’oratorio-gruppo “Sentinelle”. "E’ bello poter dire di esserci stati in questo tempo di grazia nel viverlo con tanti adolescenti della nostra Diocesi e della nostra Umbria, consapevoli del momento che si è vissuto nel ricordo di Papa Francesco". Simone è coordinatore d’oratorio: "Il Giubileo degli adolescenti è diventato il saluto ad un Papa molto amato, che ci ha lasciato, e la preghiera di affidamento a Gesù risorto e a Maria che ha accompagnato da sempre Papa Francesco. Molto importante è stato per noi anche vedere il mondo che era a Roma per l’ultimo saluto al successore di Pietro, vivendo questo evento insieme, seppur in modo precario, anche per iniziare a pregare per l’arrivo del nuovo pontefice perché sia suggerito e ispirato dallo Spirito Santo". A guidare i ragazzi, don Antonio: "Le centinaia di migliaia di persone convenute un po’ da tutto il mondo hanno testimoniato il grande amore per Papa Francesco - ha detto il parroco –. Per noi sacerdoti è stata un’ulteriore occasione per stare insieme ai ragazzi, ascoltarli e far vivere loro un’esperienza di Chiesa vissuta. Tutti noi siamo stati accolti da tantissimi volontari con sempre tanta gentilezza e tanto cuore. Grazie alla città di Roma per averci ospitato a braccia aperte e con tanto bene". Sveglia poco prima dell’alba, intorno alle 4.30 di ieri mattina nella parrocchia romana di San Gregorio VII, poi la lunga gioranat. A raccontare l’emozione, Elisa, 17 anni: "E’ stata un’esperienza toccante, Francesco è il primo papa che ho concretamente conosciuto". Gabriele invece ha 15 anni: "E’ la prima volta che vengo in Piazza San Pietro e sono molto emozionato". Samuele, giovane seminarista, sarà ordinato sacerdote dal Vescovo Ivan il prossimo 28 giugno nella cattedrale di San Lorenzo, il primo della nostra Diocesi ad esserlo sotto un nuovo pontificato: "Siamo qui in tanti giovani per dare l’ultimo saluto a questo fratello che ci ha preceduto alla Casa del Padre, e per ringraziarlo per l’amore con cui ci ha accompagnato nel suo ministero invitandoci a sognare, soprattutto a noi giovani, e a uscire come cristiani per ricordare che la Chiesa è la casa di tutti, la famiglia di tutti i popoli. Ora ci rimettiamo alla volontà del Padre, a pregare perché susciti un nuovo Pastore secondo il suo cuore guidandoci in questo nuovo periodo storico". I ragazzi sono giunti in Piazza ieri alle prime ore del mattino. "E alle 6 c’era già una fila pazzesca perché ci facevano entrare a blocchi - raccontano dal gruppo di Castiglione del Lago – Ad un certo punto come da 2 correnti in un fiume le file si incontrano e la pressione della folla era forte, ma ce l’abbiamo fatta. Eravamo all’ingresso della piazza, circondati da americani, coreani, una suora haitiana, messicani, tedeschi, tutti lì l’uno a fianco all’altro come un unico popolo. E’ stato toccante".