Fonici, trascrittori, stenotipisti. Sciopero ’anti-precariato’

Ieri hanno dato vita a un volantinaggio con presidio davanti al Tribunale di Perugia. I sindacati chiedono l’internalizzazione di lavoratrici e lavoratori.

Fonici, trascrittori, stenotipisti. Sciopero ’anti-precariato’

Fonici, trascrittori, stenotipisti. Sciopero ’anti-precariato’

PERUGIA – "Il loro è un lavoro molto delicato, perché ha a che fare con la giustizia e da esso possono dipendere le sorti delle persone indagate e imputate in processi di ogni sorta. Parliamo degli addetti e delle addette ai servizi di documentazione degli atti processuali impiegati al ministero della Giustizia. Circa 1500 fonici, trascrittori e stenotipisti (una decina in Umbria), che sono da anni impiegati in condizioni di lavoro precarie". Lo ricordano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti che, ieri mattina, hanno dato vita a un volantinaggio con presidio davanti al Tribunale di Perugia.

"Io lavoro nel sistema giustizia dal 1996, senza interruzioni - ha raccontato Cristina Boccioli, una delle lavoratrici in appalto - e ogni giorno entro alle 9 in Tribunale, quando cominciano le udienze, senza sapere a che ora finirò. Ho lavorato con qualsiasi tipo di contratto, a seconda delle ditte che via via hanno vinto le appalto. Dal 2017 lavoro per un consorzio che applica il contratto del multiservizi, ma prima ho lavorato con co.co.co., contratti a progetto, con il Ccnl delle scuole laiche e persino con quello dei metalmeccanici. Il tratto comune – ha concluso la lavoratrice – è una costante condizione di precarietà".

"Quello che chiediamo con forza al ministero della Giustizia è l’internalizzazione di queste lavoratrici e lavoratori - hanno detto i rappresentanti sindacali, Vasco Cajarelli (Filcams Cgil), Francesco Bartocci (Fisascat Cisl) e Giulia Valentini Albanelli (Uiltrasporti) - C’è un confronto aperto con il ministro Nordio e ci aspettiamo in tempi stretti una soluzione positiva a questa vertenza".