ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Fontana danneggiata Parla un testimone: "Intervento inopportuno"

Luca Angeletti ha visto gli operai al lavoro: "Usavano una spazzola di ferro". E Barbetti (Pd) chiede che il Comune faccia chiarezza al più presto.

Fontana danneggiata Parla un testimone: "Intervento inopportuno"

di Alessandro Orfei

Il danneggiamento della fontana di piazza don Minzoni fa ancora discutere. C’è un testimone che si è fatto avanti sui social e che, contattato da La Nazione, conferma: "Gli operai, nell’intervento di ripulitura della fontana, stavano usando una spazzola con le maglie in ferro", dice Luca Agneletti. "Passando ho visto l’intervento – dice – e mi ha colpito subito. Qualsiasi altro strumento avrebbe avuto un effetto diverso". "Sono rimasto allibito passando per caso in via Gramsci e notando questo inopportuno intervento", aveva scritto sui social. Sul tema è scattata l’interrogazione della consigliera comunale Pd, Rita Barbetti: "Il 23 agosto ricorreva il centenario della morte di don Giovanni Minzoni – scrive la consigliera – massacrato da due squadristi fascisti". Barbetti ricorda l’importanza del monumento di Theimer, la cerimonia convocata "dopo sollecitazioni esterne e senza darne notizia pubblica se non poche ore prima" e poi l’incarico "di pulire il monumento di Theimer, realizzato in bronzo. Da personalità esperte, in primis l’avvocato Italo Tomassoni, è stato rilevato un grave danno all’opera, per il metodo di pulitura inappropriato e nocivo". Quindi le domande: "Perché non è stato consultato l’autore dell’ope o gli organi competenti sul metodo da seguire? Chi ha deciso di non eseguire solo la rituale pulitura dell’acqua stagnante, ma di “lucidare“ ciò che doveva rimanere inalterato? Come può un semplice flusso d’acqua (come dichiarato dal dirigente) togliere la patina naturale e caratteristica del bronzo?".