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L’assemblea dei residenti dedicata al fotovoltaico che si è svolta a Promano
CITTÀ DI CASTELLO – "Quale impatto hanno le grandi installazioni fotovoltaiche messe a terra?": ci si interroga nella zona sud del comune tifernate a seguito della proposta di un’azienda di realizzare un impianto su 14 ettari di terreno, sottraendolo così all’attività agricola e "deturpando un paesaggio di pregio".
Il progetto ha innescato un’ondata di proteste da parte dei cittadini: sette paesi, uniti da un fronte comune per esprimere un no categorico al progetto. In un’assemblea pubblica a Promano con oltre 60 persone, è stato approfondito il problema anche alla presenza dei sindaci di Città di Castello e Montone e dei rappresentanti delle associazioni agricole.
"Non vogliamo la speculazione a discapito della collettività perché il progetto pur presentandosi come una soluzione sostenibile, comporta in realtà un grave danno all’ambiente e all’economia locale", ha detto Michele Ceccagnoli per conto dei cittadini intervenuti all’incontro.
In contrapposizione al modello proposto dall’azienda, i residenti hanno avanzato l’ipotesi di promuovere la creazione di comunità energetiche rinnovabili (cosiddette Cer).