Frane e rischi idraulici, due milioni per la prevenzione

La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato otto interventi per la tutela del territorio, con un finanziamento di 1,925 milioni di euro dal Fosmit. Le azioni riguardano la prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico in zone montane.

Frane e rischi idraulici, due milioni per la prevenzione

Il territorio umbro ad alto rischio frane

PERUGIA – Via libera a otto importanti interventi per la tutela e la salvaguardia del territorio umbro, con un finanziamento complessivo di 1,925 milioni di euro. La Giunta regionale ha approvato il piano delle opere e assegnato ai soggetti attuatori i relativi finanziamenti, a valere sulle risorse del Fosmit, il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, assegnate per l’annualità 2023 all’Umbria per la realizzazione di misure di prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico nei territori montani. Due le tipologie di azioni: rischio idrogeologico da frana, al quale è stato attribuito l’importo di 965mila euro, e rischio idraulico, finanziato con i restanti 960mila euro. Per quanto concerne il primo, ‘sono due gli interventi finanziati: uno nel Comune di Monteleone d’Orvieto a ridosso del centro abitato per limitare l’aggravarsi delle condizioni di dissesto dovuto alla continua erosione delle acque e allo scivolamento a valle del fronte frana, l’altro nel comune di Terni per l’intervento di completamento dei lavori sul versante montuoso sovrastante la S.P. 22 - via della Lince, in località Cesi, per il quale è stata accertata l’esistenza di ulteriori zone di significativa fratturazione del versante roccioso. I restanti sei interventi sono relativi alla prevenzione del rischio idraulico. Sono stati individuati ripartendo le risorse disponibili tra i vari enti attuatori sulla base della lunghezza di tutti i corsi d’acqua ricadenti in ogni comprensorio e della superficie delle aree di pericolosità derivante dalle aree allagabili e con l’individuazione dei singoli interventi sulla base delle specifiche proposte presentate dagli enti stessi, tenuto conto dei costi e della possibile esecuzione a stralci funzionali in rapporto con le risorse da assegnare.