
Uno dei maxischermi allestiti ad Assisi per trasmettere i funerali del Papa
Assisi (Perugia), 26 aprile 2025 – Ad Assisi si potranno seguire i funerali di Papa Francesco sui grandi schermi presenti nel centro storico e a Santa Maria degli Angeli. In particolare in piazza del Vescovado, presso il Santuario della Spogliazione, in piazza Santa Chiara e davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli (installati in città dalla Diocesi di Assisi in collaborazione con il Comune, in occasione della prevista e poi sospesa canonizzazione del Beato Carlo Acutis) e sulla piazza inferiore di San Francesco dove in questi giorni sono state diffuse le immagini della prima storica visita del Pontefice ad Assisi, il 4 ottobre 2013. Troppo forte il legame fra Papa Bergoglio e la città del Santo dal quale ha preso il nome e che ne ha ispirato il mandato.

Assisi che oggi sarà presente ai funerali con il vescovo Domenico Sorrentino e con rappresentanti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valter Stoppini. Legame inscindibile evidenziato dal vescovo Sorrentino durante la santa messa di suffragio per Papa Francesco nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco e concelebrata dal clero delle due diocesi: “Papa Francesco – ha detto il vescovo – è stato sicuramente qui ad Assisi una persona cara, direi uno di famiglia”. E all’inizio del rito funebre odierno, alle ore 10, l’amministrazione comunale ha invitato gli esercizi commerciali della città ad abbassare le serrande per cinque minuti e a osservare un momento di raccoglimento in tutti i luoghi pubblici e di lavoro.
Tali iniziative – previste con ordinanza sindacale il giorno stesso della morte del Santo Padre, quando è stato anche proclamato il lutto cittadino – si aggiungono alle disposizioni legate al lutto nazionale. Il Comune, inoltre, per ricordare il legame speciale tra Assisi e il primo Papa con il nome di San Francesco, ha realizzato un manifesto di commiato che è stato affisso in città. Riporta un passo dell’enciclica “Fratelli Tutti”, che il Pontefice il 3 ottobre 2020 ha voluto firmare proprio ad Assisi, sulla tomba di San Francesco e che dovrebbe essere un ‘manifesto’ del vivere sulla stessa terra: “Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli”.