
I giovani riuniti a San Sisto in partenza per Roma
Perugia, 26 aprile 2025 – “Francesco è il nostro Papa”. Hanno tra i 12 e 18 anni, le magliette colorate, i panini nello zainetto, la stessa fede. Sono i giovani di Bergoglio. Si sono radunati ieri mattina davanti alla parrocchia di Santa Famiglia di Nazareth a San Sisto per la giornata “Stand by me”, in vista dei gruppi estivi degli oratori, poi nel pomeriggio sono partiti con i pullman verso Roma per dare l’ultimo abbraccio al Santo Padre. Una giornata storica, per gli oltre 500 pellegrini adolescenti della comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve che oggi parteciperanno al loro Giubileo nella capitale, guidati dall’arcivescovo Ivan Maffeis insieme a diversi sacerdoti, catechisti e giovani animatori degli oratori. Maria Chiara Capobianco è una di loro. Fa parte dei volontari di Case Bruciate. “Dal quartiere perugino siamo partiti in 23: dieci ragazzi delle scuole medie e 13 delle Superiori più quattro accompagnatori”, racconta. “Non è la prima volta per me, ma per i ragazzi invece sì. Due anni fa ho partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona e ho visto anche da vicino Papa Francesco. Adesso è un’emozione grandissima, ma anche una responsabilità. Se allora facevo parte del gruppo degli adolescenti, oggi sono io ad accompagnarli. Sono esperienze che ti cambiano, queste ore faranno la differenza nel loro cuore”.
Don Daniele Malatacca è co-responsabile dell’Area giovani della Diocesi. “Oggi anche la Chiesa perugina – sottolinea– si stringerà attorno al Papa e i nostri ragazzi vedranno in lui un seme di speranza che anche se muore germoglierà nelle nostre vite. Lo faremo consegnando a loro, durante il pellegrinaggio, dei germogli di luce, delle piccole frasi del Papa, attraverso i nostri canali social in attesa del funerale in Piazza San Pietro. Concluderemo questo pellegrinaggio con una veglia ricordando quale eredità papa Francesco ci lascia. Daremo delle parole chiavi che i ragazzi si porteranno a casa, ma per la loro vita”. L’evento era atteso da mesi. “Il Giubileo degli Adolescenti - spiega Maria Serena Baldoni, giovane operatrice Anspi – con la morte di Papa Francesco assume una connotazione storica portandoci a decidere con il nostro vescovo Ivan di svogere il pellegrinaggio nonostante che le attività più festose siano state sospese, come la canonizzazione del beato Carlo Acutis”. E l’emozione tra i più piccoli è palpabile. Ieri mattina sono arrivati a Sisto da tutta la provincia. Gli oratori di Ponte d’Oddi, Case Bruciate, Prepo. Ma anche Castel del Piano e Castiglione del Lago. Sono partiti poi intorno alle 16, hanno alloggiato nella capitale parrocchia San Gregorio VII. Stamattina parteciperanno alle esequie del Santo Padre; nel pomeriggio vivranno il passaggio della Porta santa per il Giubileo della Speranza e si riuniranno in preghiera per Papa Francesco. Il rientro è anticipato a stasera, non tenendosi domani la canonizzazione del beato Carlo Acutis.

Barbara Duca, 33 anni, è della parrocchia di Castel del Piano. “Siamo in 54, ragazzi tra i 12 e 16 anni, più noi accompagnatori - racconta la catechista –. Sono emozionatissimi, per la maggior parte di loro è la prima esperienza a Roma, in un ambiente particolare, perché partono con il sacco a pelo. E’ un giorno unico, vivremo un momento di comunità. Stiamo assistendo alla Chiesa che si muove. Oggi accompagnando i ragazzi spero di aiutarli a vivere al meglio questo momento”.
Angela Pica e Lorenzo Marsala, 18 e 19 anni, sono nel gruppo ’Sentinelle’ di Prepo, guidati da don Antonio. “Siamo consapevoli di partecipare a un evento straordinario di fede ed esperienza ecclesiale ed umana di grande valore - dicono – Siamo molto emozionati, è una esperienza importante che non dimenticheremo”. Un altro animatore presente è Giacomo Falleri, 24 anni. “L’esperienza è iniziata bene - racconta - Il clima è bellissimo. Si percepisce il fermento per quello che sta per accadere”. Giulio, 19 anni, spiega che per “la prima volta attraverserà la Porta Santa. Sarà un bel momento da vivere e da portare a casa”. Tra i ragazzi partecipanti, anche Sofia di Castiglione del Lago. “Sono molto emozionata e felice, spero che tutto andrà per il meglio - dice la 18enne –. Sono molto legata a Papa Francesco. Ha dato voce agli ultimi, agli emarginati, ai poveri. È il nostro Papa. Resterà per sempre nei nostri cuori”.