
Il funerale del regista Luca Ronconi (Foto Crocchioni)
Perugia, 24 febbraio 2014- «Siamo qui non a celebrare la morte e un sipario che si chiude ma un sipario che si apre e la prospettiva che tutto abbia un senso». Così il vescovo ausiliario di Perugia, Paolo Giulietti, nell'omelia per il funerale del regista Luca Ronconi, che si è svolto oggi nella chiesa della piccola frazione perugina di Civitella Benazzone.
Circa 200 persone, tra amici, persone care, attori e allievi a lui molto legati, hanno dato l'ultimo saluto a Ronconi durante la cerimonia funebre. Ronconi aveva scelto Civitella Benazzone,località di campagna,perchè nel cimitero del piccolo borgo umbro c'è la cappella di famiglia, da lui stesso disegnata, dove è sepolta anche la madre. L'Umbria era stata scelta come dimora dal regista fin dalla fine degli anni '70: a Santa Cristina, sulle colline tra Perugia e Gubbio, Ronconi abitava e dirigeva il suo Centro teatrale. Come da volontà di Ronconi la cerimonia si è svolta in forma privata, con la bara che ha fatto il suo ingresso nella chiesa dei Santi Andrea e Biagio intorno alle 14.45. Poi è cominciata la messa, officiata dal parroco di Civitella Benazzone, Don Roberto Biagini, e dal vescovo Giulietti. Tra i presenti alla cerimonia, anche l'attore Toni Servillo e il regista Giorgio Ferrara.