Luca Fiorucci
Cronaca

Va a cercare funghi e trova cocaina

La scoperta in un bosco a Ponte Rio. Quattrocento grammi di stupefacente nascosti vicino a due alberi. Accertamenti dei carabinieri

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La droga rinvenuta dall’uomo in cerca di funghi era nascosta tra due alberi, sotto uno strato neanche tanto consistente di terra

Perugia, 5 ottobre 2024 - Cercava funghi, ha trovato cocaina. Circa quattrocento grammi di droga, suddivisa in ovuli di cellophane nascosti sotto un po’ di terra. Troppo poca per non essere facilmente smossa e per far scoprire quello che appare un deposito di stupefacente, utile a rifornire all’occorrenza i venditori al dettaglio. La scoperta è stata fatta da un uomo che era andato a cercare funghi con il suo cane, in una zona boschiva nei pressi di Ponte Rio, a un passo dal centro di Perugia. Durante la sua ricerca, la scoperta di qualcosa che non si sarebbe aspettato.

Vicino a due alberi, posto evidentemente scelto da chi doveva nascondere il carico per ritrovarlo più facilmente, l’uomo ha individuato gli involucri parzialmente sotterrati e coperti con un po’ di terra che si è presto spostata al passaggio di cane e padrone. Di fronte alla scoperta, il cercatore di funghi ha avvisato le forze dell’ordine, sospettando che il contenuto di quelle confezioni potesse non essere legale. E il successivo controllo da parte dei carabinieri della compagnia di Perugia ha dato presto la conferma. Lo stupefacente è stato sequestrato, mentre proseguono le indagini per individuare i “proprietari” della cocaina, evidentemente destinata a soddisfare le richieste del mercato cittadino. Un sequestro analogo si era verificato alcuni mesi fa.

Questa volta, il rinvenimento della droga era avvenuto nei pressi di via XIV Settembre. Lo stupefacente era sempre nascosto tra la vegetazione, in questo caso proprio a ridosso dell’acropoli, in una zona facilmente raggiungibile e, allo stesso tempo, defilata. Droga stoccata a portata di mano per soddisfare le richieste dei clienti o di piccoli spacciatori, ma senza il “rischio” di tenerla in case o garage. Nascondigli relativamente sicuri, pratici per i quali, però, si deve fare i conti con il caso che, per esempio, porta un cercatore di funghi in quegli stessi luoghi. La collocazione geografica del deposito, nel caso di Ponte Rio, continua a confermare quanto, negli ultimi anni, si verifica sempre più frequentemente (in base alle indagini portate a termine), ovvero che lo spaccio non è più focalizzato in zone specifiche, quanto più diffuso nel territorio e nei luoghi dove è più facile commerciare, lontano dall’occhio degli investigatori. Una modalità che appare consolidata, nonostante da tempo i controlli si siano estesi a raggiera anche fuori dalle zone notoriamente critiche.