Furti, rapine e atti di vandalismo: ecco le paure degli imprenditori

I dati dell’indagine annuale di Confcommercio resi noti nella Giornata “Legalità, ci piace“. E diventa operativo anche in Umbria il protocollo per la sicurezza partecipata sottoscritto con il ministero dell’Interno

Giorgio Mencaroni

Giorgio Mencaroni

Perugia, 30 maggio 2024 – Furti, rapine e atti di vandalismo la preoccupazione più grande degli imprenditori del terziario. Abusivismo e contraffazione incidono pesantemente sugli affari. Sono alcuni degli aspetti che emergono dall’indagine annuale di Confcommercio. I risultati sono stati resi noti in occasione della Giornata nazionale “Legalità, ci piace“, occasione che sancisce l’operatività, anche in Umbria, del Protocollo quadro per la sicurezza sottoscritto lo scorso febbraio con il ministero dell’Interno e incentrato sul concetto di sicurezza partecipata.

"Crediamo nell’efficacia di azioni concrete di collaborazione tra imprenditori e forze dell’ordine – commenta il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni – e faremo tutto il possibile per dare concretezza operativa al Protocollo per garantire sempre maggiori livelli di protezione e sicurezza agli esercizi commerciali e alle imprese, grazie al collegamento dei sistemi di video-allarme con le sale operative delle Forze di Polizia che, in caso di rapina, potranno ricevere segnalazioni e immagini in tempo reale. Gli imprenditori interessati possono fin da subito prendere contatto con i nostri uffici Confcommercio su tutto il territorio umbro per aderire al Protocollo", sottolinea ancora il presidente Mencaroni.

Per quanto riguarda l’indagine, usura, estorsione e racket, furti e atti di vandalismo sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento dalle imprese del commercio, turismo e servizi del Centro Italia, tra cui è ricompresa anche l’Umbria. Che però, ha il vantaggio di essere costituita soprattutto da piccoli o medi centri, in cui i fenomeni illegali sono molto meno avvertiti. Le percentuali sui furti e gli atti vandalici, rispettivamente del 19,3% e del 18,8%, sono inferiori ai valori nazionali, pari al 23,5% al 21,1%. Il 36,8% degli imprenditori del Centro teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni. Il 60,2% delle imprese del terziario del Centro, valore leggermente inferiore al dato italiano del 62,8%, ritiene, inoltre, di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. L’82% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto. Valore superiore a quello nazionale.

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