GUALDO TADINO - C’è grande preoccupazione nel gualdese per il futuro della Saxa gres, l’azienda che opera negli stabilimenti della ex Tagina ceramiche, che per molti anni dette lavoro ad oltre 400 persone e ad altri di ditte dell’indotto. Gli oltre 115 dipendenti attuali sono in cassa integrazione, a seguito della decisione della proprietà di sospendere la produzione dal luglio dell’anno scorso, quando si registrò la crescita esponenziale dei costi del gas e dell’elettricità. Il provvedimento della cassa integrazione scadrà il prossimo 31 dicembre, con una possibile "coda" sino al 13 marzo dell’anno prossimo. Ma le speranze di una ripresa sembrano essere ridotte al lumicino. "Ci è stato detto- afferma Stefania Proietti, sindacalista della Cisl- che dovrebbe arrivare qualcuno interessato a rilevare l’azienda, ma sinora non s’è visto nessuno, né con noi, né con le istituzioni. Le prospettive sono preoccupanti. Abbiamo chiesto, come ha fatto anche la Regione, un incontro al Ministero del lavoro". Sembra anche caduta la prospettiva della realizzazione di un bio-digestore per autoprodurre energia, col ritiro di uno dei soci della futura proprietà.
CronacaFuturo della Saxa gres. A rischio 115 dipendenti