Si aprono le porte di “Entropia“ e il mondo di Franco Venanti, con i suoi colori, le sue visioni, le sue intuizioni folgoranti, torna a mostrarsi al pubblico. A un anno e mezzo dalla scomparsa del grande artista perugino, la famiglia - con la moglie Zaira e i figli Barbara e Luca – rende omaggio alla sua straordinaria vita e opera inaugurando la Galleria Entropia, nel cuore del centro storico. E’ in via Alessi, negli spazi occupati dalla precedente Galleria Artemisia e porta il nome evocativo di “Entropia”, che è stato un concetto centrale nella produzione artistica e negli scritti di Venanti, a partire dalla metà degli anni ‘90. Per il maestro, l’entropia rappresentava il disordine e il caos che precedono un nuovo ordine, un tema che permea la sua intensa attività creativa.
Il taglio del nastro della Galleria Entropia è fissato per questo sabato 7 dicembre, alle 17.30, con l’inaugurazione di una mostra che presenterà circa 40 opere del pittore perugino. Interverranno i critici d’arte Alberto Moioli e Andrea Baffoni, che analizzeranno l’opera di Venanti, mentre l’amico giornalista Sandro Allegrini approfondirà l’aspetto letterario e filosofico del suo pensiero.
Un evento per la cultura perugina che celebra uno dei suoi artisti più illustri e amati.
Franco Venanti ha iniziato il suo percorso artistico a soli 13 anni, studiando con Adalberto Migliorati e frequentando la facoltà di Giurisprudenza prima di dedicarsi completamente all’arte.
La sua carriera è stata costellata di successi: la partecipazione ad importanti gruppi artistici come il Gruppo dei Vageri, numerose mostre in Italia e all’estero, prestigiosi riconoscimenti (tra cui il primo premio al “Quadro minimo” di Viareggio nel 1959) e la presenza nelle più importanti collezioni pubbliche e private. Oltre alla pittura, Venanti ha fondato insieme al fratello Luciano, a Gerardo Dottori e ad altri intellettuali perugini, l’Associazione Culturale Luigi Bonazzi, promuovendo iniziative culturali internazionali. E’ stato scrittore appassionato, da ricevuto dal Capo dello Stato la medaglia d’argento di benemerito della cultura, è stato consigliere dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e ha ricoperto vari incarichi pubblici e sociali. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di libri, documentari e convegni accademici, testimoniando la sua influenza nel panorama artistico italiano.
Sofia Coletti