Gesenu recupera un milione di utili. Disco verde dalla Prefettura

Disposta la restituzione della somma accantonata durante la gestione commissariale, dopo che l’azienda fu oggetto di una interdittiva antimafia poi revocata nel 2016. "Ringraziamo Gradone e i suoi uffici" .

Gesenu recupera un milione di utili. Disco verde dalla Prefettura

Gesenu recupera un milione di utili. Disco verde dalla Prefettura

Il prefetto di Perugia Armando Gradone ha disposto la restituzione a Gesenu degli utili accantonati durante la gestione commissariale tra l’ottobre del 2015 e il novembre del 2016. Si chiude così una vicenda decennale. "Ringraziamo la prefettura di Perugia - dice il Gruppo che si occupa di igiene urbana e smaltimento di rifiuti - con la quale, seppur nel pieno rispetto dei ruoli e delle prerogative, abbiamo sempre avuto una proficua interlocuzione che ha contribuito a risolvere questa complessa vicenda".

I fatti: ad ottobre 2015, Gesenu fu oggetto di un provvedimento interdittivo antimafia, poi revocato nel novembre 2016, e la gestione della società venne affidata a due commissari nominati dalla prefettura di Perugia. La normativa antimafia prevedeva che gli utili conseguiti durante il periodo dell’interdittiva fossero accantonati su un fondo vincolato per essere, successivamente, retrocessi alle stazioni appaltanti. Pertanto la prefettura, con provvedimento del 24 giugno 2021, aveva avviato il procedimento di restituzione di circa 1,5 milioni di euro ai Comuni e agli enti all’epoca serviti da Gesenu. La società, assistita dal professor Bartolini, aveva impugnato il provvedimento avanti al Tar Lazio il quale aveva ritenuto non infondati alcuni profili di incostituzionalità della norma evidenziati nel ricorso di Gesenu. La questione era stata, dunque, rimessa dal Tar alla Corte Costituzionale la quale, con la sentenza 101 del 2023, pur confermando la legittimità costituzionale della norma, aveva affermato il principio che, gli utili conseguiti erano legittimi ed avrebbero dovuto essere restituiti all’impresa.