SPELLO Una commissione d’inchiesta sulla gestione dei Musei nei mesi immediatamente successivi alla risoluzione del contratto con il precedente gestore. A chiederla sono i consiglieri comunali di minoranza Simone Tili, Federica Menghinella e Nazzareno Fuso. I tre di ‘Progetto Spello’ così riprecorrono la vicenda: "Nel febbraio 2024 il Comune ha risolto il contratto per vari inadempimenti addebitati al gestore, ma il rapporto secondo le informazioni assunte presso gli uffici, sarebbe proseguito per alcuni mesi senza titolo". I consiglieri definiscono la vicenda "opaca e intricata". Per questo chiedono "l’istituzione di una commissione consiliare d’indagine che dovrà acquisire tutti i documenti e accertare i fatti, ma soprattutto appurare se vi siano stati ritardi nel recupero delle strutture museali affidato al gestore decaduto e chi, e a che titolo, abbia incassato i ricavi della bigliettazione, se siano state tempestivamente attivate tutte le procedure a norma di legge e di contratto per tutelare gli interessi del Comune di Spello ed incassare le fideiussioni a garanzia". Il gruppo di minoranza parla di una segnalazione alla Corte dei Conti ma "inspiegabilmente, non ancora alla Procura di Spoleto". "I cittadini devono sapere in che modo l’amministrazione comunale ha gestito la vicenda. Il nostro timore è che siano state compiute scelte determinate da logiche politiche, che abbiano compromesso gli interessi del Comune".
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