
Aveva mosso i suoi primi passi da attrice proprio in Umbria, in teatro a Todi, giovane e bellissima, Gina Lollobrigida, grande diva del cinema italiano scomparsa ieri a 95 anni. Già perché dopo la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia della futura star venne sfollata dal paese natale di Subiaco, in Lazio, e trovò rifugio in Umbria, stabilendosi a Todi. E lì nel 1944, appena diciassettenne, debuttò in uno spettacolo che l’attore locale Tore Stella stava allestendo con la sua filodrammatica. L’esordio avvenne al teatro dell’Istituto Agrario e come racconta Stella nella sua autobiografia “Sotto le ali dell’aquila“, tutti furono colpiti dalle bellezza e dalla voce della giovanissima attrice che cantò in inglese “Polvere di stelle”, “Malinconica luna” e “Caminito”. Ma non finisce qui perché poco dopo Gina Lollobrigida era tra i protagonisti della commedia brillante di Scarpetta, “Santarellina“: come testimonia una locandina dell’epoca, lo spettacolo andò in scena l’8 settembre del 1944 con la nuova Filodrammatica cittadina “Paolo Bravetti“ e con direzione artistica di Luigi Tenneroni. Gina interpretava Corinna, prima donna. All’inizio del ’45 si tenne anche una replica al teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio.
In Umbria la diva tornerà con il cinema. Come ci racconta lo scrittore e critico cinematografico Fabio Melelli, nel 1948 girò a Soleto “Pagliacci“, film di Mario Costa dall’opera di Leoncavallo. Ma soprattutto recitò di nuovo nel Cuore Verde nel 1972, in uno dei suoi ruoli più celebri, la Fata dai capelli turchini ne “Le avventure di Pinocchio“ di Luigi Comencini. Al Teatro Sociale di Amelia girò infatti l’episodio del circo (nella foto), quando la fatina da un palco appare a Pinocchio ormai diventato asinello affiancato da Mario Adorf, direttore del circo.
Sofia Coletti