Edizione dell’allungo o del recupero? Il Calendimaggio 2024 è andato in archivio, ieri, a notte alta, con la Nobilissima Parte de Sopra in cerca della vittoria numero 35 e la Magnifica Parte de Sotto per bissare il successo dello scorso anno e raggiungere quota 32. Obiettivi opposti per centrare i quali ‘rossi’ e ‘blu’ non si sono risparmiati nella quattro giorni di festa, suggellati ieri, nel pomeriggio, dagli imponenti, spettacolari e coinvolgenti cortei, carichi di musica, colori e suoni e, in serata, dalla sfida canora. Sfilata di ieri pomeriggio in cui la Nobilissima ha portato in piazza il racconto dell’incantesimo abbattutasi su Gelsomino e tutti gli uomini alla vigilia del maggio e di come le donne sono riusciti a trovare soluzione; con l’innocenza delle bambine e dei bambini e del loro gioco infila l’ago che ha consentito di spezzare la maledizione e a tutti di festeggiare la primavera. La Magnifica ha narrato la storia della mistica Margery il cui pellegrinaggio in Assisi la porta a incrociare il cammino con Aurora, prossima al matrimonio, ma alle prese con mille dubbi sul significato dell’amore. Per quello che sarà un viaggio, fra visionario e reale, in terre lontane del bacino del Mediterraneo, soprattutto interiore, per comprendere l’amore vero, sacro e umano, che unirà Aurora all’amato: nel segno del rosso, del sangue, della passione, della Parte de Sotto. L’ingrato compito di assegnare il Palio nelle valutazioni della giuria – composta dalla storica Virtus Maria Zallot, da Claudio Autelli, regista e formatore e dal musicologo Sandro Cappelletto – chiamata, per dirla con le parole di Marco Tarquinio, presidente dell’Ente Calendimaggio, "a giudicare l’ingiudicabile" viste le peculiarità della festa di Assisi. Giornate di Calendimaggio che, anche in precedenza, hanno regalato momenti all’insegna della suggestione e della poesia, a cominciare dalle scene di vita medievali e dai cortei serali.
Maurizio Baglioni