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Un viaggio ironico e moderno nel capolavoro di Pirandello, in cui la storia di Mattia Pascal viene rivisitata con energia...
Un viaggio ironico e moderno nel capolavoro di Pirandello, in cui la storia di Mattia Pascal viene rivisitata con energia e leggerezza. Giorgio Marchesi (nella foto) è regista e protagonista de “Il fu Mattia Pascal“, in scena questa sera alle 20.45 al Teatro Nuovo Menotti di Spoleto, domani alle 21 al Mancinelli di Ovieto e domenica alle 17 al Ronconi di Gubbio.
"Sono state proprie le parole che Pirandello fa dire al suo protagonista a suggerirci la chiave per raccontare le vicende di Mattia Pascal – spiega Giorgio Marchesi regista dello spettacolo insieme a Simonetta Solder –: abbiamo voluto sperimentare un linguaggio che potesse essere accessibile e appetibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni. Con l’obiettivo di allontanarci dalla visione polverosa erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari, abbiamo scelto un punto di vista vitale, dinamico e divertito di questo “caso davvero strano”. Insieme a Raffaele Toninelli, che ha creato una drammaturgia musicale sul testo, abbiamo dato vita a un’atmosfera non realistica".
Da qui la scelta di ambientare il testo non nei primi anni del secolo scorso. "Abbiamo preferito traslarlo e trascinarlo lungo il ‘900 per assecondare la contemporaneità dei temi trattati nell’opera: il rapporto con la propria identità, oggi moltiplicata dai tanti “profili” di cui ormai ci serviamo quotidianamente per comunicare sui social". Le recite di Spoleto e Gubbio fanno parte delle stagione dello Stabile dell’Umbria, quella di Orvieto della stagione “Protagonisti” (biglietti su Ticketitalia.com)