L’orologio della telecamera riporta le 20.30 del 19 dicembre. Davanti al portone del palazzo dove si trova anche l’hotel a un passo dalla farmacia di Fontivegge, c’è un giovane tirato a terra da altri quattro ragazzi che lo aggrediscono a calci e pugni. Uno gli spacca una bottiglia di vetro in faccia, poi alternativamente il ’branco’ continua a pestarlo. Calci sul collo e in faccia quando la vittima dell’aggressione è a terra e poco più che riesce ad alzare le braccia sul capo per cercare di attutire le botte. Uno gli schiaccia a terra le dita della mano, lui grida disperato per il dolore. Ancora calci, uno degli aggressori spinge a tutta forza un piede sulle gambe dell’aggredito, gli urlano qualcosa presumibilmente in arabo.
Due minuti circa di una vera mattanza. Nelle immagini, di un video che si è presto diffuso, si vedono anche due donne. Una ha un ombrello con il quale, in più di una circostanza, si ritrova quasi a doversi difendere dalla reazione degli aggressori ai quali sembra chiedere di smetterla. Lo stesso fa un’altra donna, entrambe, così sembra, atterrite dalla violenza che si compie davanti ai loro occhi. Uno del "branco" ha in mano una bottiglia con del rosso all’interno che si frantuma addosso al malcapitato, macchiando il pavimento e dando l’impressione di una pozza di sangue, come quella che i colpi, che sembrano non fermarsi più anche quando ormai l’aggredito è un inerme punchingball umano, provocheranno poco dopo.
Scene di violenza estrema di un episodio che ha destato una volta di più l’allarme dei residenti nel quartiere "caldo" di Perugia. Non è stato un deterrente l’orario, né il luogo né la presenza di quelle che sembrano persone estranee al pestaggio. Ora indaga la polizia, partendo proprio da quel drammatico video.
Luca Fiorucci