ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Giovane morta in Giordania Già eseguita l’autopsia

La salma di Lucia Menghini potrebbe rientrare in Italia nel giro di un paio di giorni. Investigatori al lavoro sull’ipotesi del tamponamento

di Alessandro Orfei

Una comunità provata, che non riesce a capacitarsi della perdita di una persona che, per molti, era "come una figlia". La scomparsa di Lucia Menghini, la giovane anestesista folignate morta in un terribile incidente stradale in Giordania, resta una ferita aperta per la città. Una tragedia inaudita, sulla quale ci sono ancora troppe domande. La famiglia e gli amici di Lucia si sono chiusi in un silenzio impenetrabile, pieno di rispetto e cordoglio. Da quello che emerge, l’autopsia è stata eseguita nei giorni scorsi e confermerebbe il quadro del tamponamento.

La ragazza folignate viaggiava nei sedili posteriori, per questo avrebbe avuto la peggio rispetto alle amiche. Mentre i genitori delle altre due sono volate in Giordania, per seguire da vicino le ragazze, quelli di Lucia sono ancora a Foligno, in contatto con l’Ambasciata italiana. Ci sarebbe una certa fiducia di riportare a casa la salma nel giro di un paio di giorni. Continuano, intanto, indagini e verifiche per appurare la dinamica dell’incidente. Il tema è legato proprio a come si sarebbe svolto questo tamponamento nel deserto. Se si dovesse trattare di un episodio casuale, o se ci fosse l’intenzione di aggredire le ragazze sole. Interrogativi legittimi, ai quali la famiglia di Lucia e tutta la comunità folignate sperano di trovare delle risposte. Intanto si moltiplicano gli attestati di stima e cordoglio sui social. "Ti conoscevo appena, cara Lucia, ma incrociavo il tuo sorriso nel coro della parrocchia e anche tutta la tua cara famiglia. Non ho parole per descrivere questo momento che in piccolo mi tocca e mi fa riflettere sul valore della vita che è breve e te, Lucia, lo hai vissuto a pieno viaggiando e scoprendo il mondo meraviglioso intorno a noi".