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Giovani sommelier, la sfida "Un’enoteca tutta nostra"

Città della Pieve: Rachele, Michelangelo e Gennaro coronano il loro sogno e aprono il ’Bruno Coppetta’. Sperano in clienti come Mario Draghi o Colin Firth.

Giovani sommelier, la sfida "Un’enoteca tutta nostra"

Tre giovani sommelier con un sogno che si avvera. Rachele, Michelangelo e Gennaro sono di Città della Pieve con la passione per l’enologia e la ristorazione e hanno visto il loro sogno prendere forma: gestire una enoteca nella loro amata Città della Pieve. La più giovane del gruppo, Rachele di appena 22 anni, è figlia d’arte: rappresenta la terza generazione della famiglia Coppetta, una vera istituzione nella terra del Perugino e non solo. Il nonno Bruno fondò la prima trattoria nel 1965, insieme alla moglie Santina, rilevando la vecchia osteria del paese in tempi nei quali mangiare fuori era un’abitudine riservata a pochi. Con il passare degli anni e una diversa cultura verso la ristorazione, la Trattoria è diventata punto di riferimento nel panorama locale grazie alla visione del figlio Maurizio e di sua moglie Gianna che adesso hanno trasmesso questa passione anche alle figlie Rachele e Matilde. Nella lunga storia varie trasformazioni e ristrutturazioni hanno dato vita all’attuale location in via Vannucci ed ora anche all’Enoteca ’Bruno Coppetta’, situata nel cuore del centro Città della Pieve proprio difronte allo storico ristorante.

"Accoglieremo gli amanti del vino o anche clienti meno esperti che vogliono avvicinarsi a questo mondo, o ne sono semplicemente curiosi – spiega Rachele – vogliamo creare un ambiente caloroso e accogliente, dove la passione per l’enologia regna sovrana. Ogni bottiglia presente sugli scaffali è stata scelta con cura e attenzione". Di certo non mancherà il sorriso di giovani appassionati e cresciuti con la cultura dell’accoglienza: anche di clienti illustri come il professor Mario Draghi o l’attore pievese di adozione Colin Firth e tantissimi altri.