
"Mentre in Umbria cresce, a Trevi il Turismo è in netto calo". Il grido di allarme arriva dal Pd...
"Mentre in Umbria cresce, a Trevi il Turismo è in netto calo". Il grido di allarme arriva dal Pd che in una nota specifica che nell’ambito comunale " le presenze dalle 50.309 nel 2023 sono scese a 44.663". "Numeri che esprimono preoccupazione e amarezza. Non servivano i numeri ufficiali diffusi dalla Regione Umbria – continua il Pd – per spiegare la discesa dei flussi turistici nella nostra città, bastava avere gli occhi aperti per vedere le piazze vuote nelle sere d’estate e le orecchie attente per ascoltare il malessere di cittadini e operatori turistici. Non stupisce quindi che a fronte del dato lusinghiero della nostra Umbria, Trevi abbia registrato un pesante regresso nelle statistiche dei flussi turistici che invece lo hanno sempre visto protagonista di ottime performance negli anni passati, arrivando a superare le 65mila presenze nel 2019, poichè è’ fin troppo evidente la totale assenza di strategia dell’amministrazione del sindaco Ferdinando Gemma". "La miope scelta – incalzano i “dem“ –con cui sono stati inspiegabilmente buttati alle ortiche anni di investimenti in marketing territoriale con l’affossamento di eventi di successo come Pic&Nic, Festivol, Trevi Benessere, l’abbandono delle attività di promozione della fascia olivata Assisi-Spoleto, la gestione approssimativa della comunicazione degli appuntamenti culturali della città, mai tempestiva, con pochissimi giorni di anticipo rispetto alla data programmata. Il turismo è una risorsa importante per l’economia della nostra città- tuonano ancora dal circolo del Pd - ma richiede competenza, visione e investimenti di lungo periodo; questo drastico calo di presenze turistiche ci rammarica e dovrebbe interrogare anche la Giunta comunale. Le tante iniziative organizzate nel corso dell’anno, nonostante il prezioso apporto delle associazioni del territorio, non sono state sufficienti per catturare i flussi turistici, perchè poco pubblicizzate e senza un preciso target di riferimento". "I visitatori che hanno scelto per anni Trevi - è la conclusione – appartengono ad un preciso target di persone, in gran parte stranieri, interessati alle caratteristiche di un luogo che offre, oltre alle attrattive storico-artistiche, la possibilità di passeggiare tra uliveti e boschi secolari e un paesaggio senza eguali completamente contaminato dalla cultura e coltura dell’olivo"