REDAZIONE UMBRIA

Giubileo della Speranza. Apertura in Cattedrale

Solenne celebrazione alle 18,30 insieme al vescovo. Luciano Paolucci Bedini. Pellegrini anche a Canoscio.

Il vescovo di Città di Castello e Gubbio monsignor Luciano Paolucci Bedini

Il vescovo di Città di Castello e Gubbio monsignor Luciano Paolucci Bedini

CITTÀ DI CASTELLO – A Città di Castello l’anno giubilare inizia oggi alle ore 18.30 in Cattedrale con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini alla presenza di tutto il clero. Per l’occasione saranno sospese le messe pomeridiane nelle chiese della diocesi. Il vescovo a poche ore dalla simbolica apertura della porta in Cattedrale ricorda che il Giubileo dell’anno 2025 porta il titolo "Pellegrini di Speranza" inteso "nella dimensione precaria del cammino, per la quale si apprende l’essenziale e in cui ci si spoglia del superfluo".

Durante l’anno del Giubileo in diocesi sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria nella Cattedrale dei santi Florido e Amanzio e in un altro luogo simbolo della diocesi: la Basilica di Canoscio. I fedeli, "pellegrini di speranza", potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso questi luoghi, prendendo parte a un momento di preghiera, alla celebrazione eucaristica e accedendo al Sacramento della riconciliazione.

Oggi per l’occasione dell’apertura del giubileo a Città di Castello sarà possibile pregare dinanzi al crocifisso da cui santa Veronica Giuliani ricevette il dono delle stigmate conservato nel monastero delle cappuccine. Monsignor Bedini ricorda che "l’anno del Giubileo, che vivremo insieme anche come chiese della regione Umbria nel settembre prossimo, sarà una bella occasione per rinnovare la nostra relazione con Gesù, attraverso la meditazione della sua parola, la grazia dei Sacramenti che possiamo celebrare e la riscoperta della relazione fraterna nelle nostre comunità di fede".

Bedini cita le sacre scritture ricordano che "il tempo giubilare è sempre il momento buono per riordinare la propria vita a partire dalla verità di Dio e dalla sua volontà".