E’ stato necessario scomodare i tre segretari nazionali di Pd, M5S e Avs – Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni – per chiudere la partita della Giunta regionale in Umbria. Già, perché quando nel weekend scorso la governatrice Stefania Proietti ha annunciato che si sarebbe tenuta la delega alla Sanità è scoppiato il finimondo. Quell’incarico, infatti, era stato rivendicato da settimane dal segretario regionale del Partito democratico ed eletto in Consiglio, Tommaso Bori (che per inciso è un medico). Ma quando la presidente ha fatto l’elenco di incarichi e deleghe dell’esecutivo, alla casella sanità, non ha pronunciato quel nome, ma il suo.
Si è aperta così una trattativa serrata, nervosa, fatta di annunci e rilanci, di colloqui bilaterali e interminabili telefonate. Anche perché ai Cinquestelle era stata ‘tolta’ la delega all’Ambiente, che avevano rivendicato un minuto dopo la vittoria del 18 novembre. Così da Perugia i segretari regionali del Campo Largo hanno avvertito Roma: "Dateci una mano, perché qui altrimenti la vicenda finisce male". E così si sono messi in moto i responsabili nazionali dei territori e insieme ai ‘capi’ dei tre partiti, la partita alla fine si è chiusa.
Con la Proietti che però l’ha spuntata sulla Sanità (oltre a Ricostruzione e Protezione civile), ma ha dovuto cedere un ‘suo’ esponente al Pd. Morale: tre assessori andranno ai Dem, uno ai Cinquestelle e uno ad Avs. Quello previsto della lista civica Umbria Domani – capitanata proprio dalla presidente – farà probabilmente il vicepresidente del Consiglio. I nomi: Bori (Pd) dunque dovrebbe avere la delega al Bilancio, Personale, Patrimonio, Cultura e Turismo; per Simona Meloni (sempre del Pd) e prima degli eletti del suo partito, si parla di Agricoltura e Sviluppo economico; la new entry rispetto a quanto fin qui preventivato, è l’ex sindaco di Narni, Francesco De Rebotti (anche lui del Pd), che potrebbe occuparsi di materie come Scuola, Università e Lavoro; per il Movimento 5 Stelle ci sarà il coordinatore regionale Thomas De Luca (consigliere regionale uscente non ricandidato visto che era al secondo mandato) dovrebbe ottenere l’Ambiente e il Tpl.
Poi fino a ieri sera tardi, i nomi in ballo per l’assessore di Alleanza Verdi-Sinistra erano due: quello del marscianese Federico Santi, con competenze su materie come Welfare, Lavoro, o quello del segretario regionale di Sinistra italiana, Fabio Barcaioli (che sfilerebbe l’Agricoltura al Pd a cui andrebbero le Infrastrutture). Alla fine però dovrebbe averla spuntata proprio Santi.
"Quella sulla nuova giunta regionale dell’Umbria è una tensione morale per volere trovare la migliore squadra possibile per l’Umbria dei prossimi cinque anni" aveva detto in mattinata la presidente Proietti a margine della presentazione di un nuovo treno, dopo che la notte precedente aveva quasi chiuso la partita. "La proposta della Giunta è mia e me ne prendo tutta la responsabilità" ha aggiunto. Proietti aveva quindi sottolineato l’importanza "dell’ascolto delle forze politiche e dei partiti, della ricerca delle migliori competenze che possono offrire dentro o fuori le loro forze".
La presidente ha quindi risposto "assolutamente sì" alla domanda se la Giunta sarà pronta per la prima riunione dell’Assemblea, domani. "Quel tempo che abbiamo l’ho voluto prendere per mettere al meglio le cose - ha aggiunto - saremo puntuali con la squadra di governo che presenteremo comunque prima". Oggi dovrebbero arrivare i decreti di nomina e domani la presentazioni istituzionale nella prima seduta dell’Assemblea legislativa.