REDAZIONE UMBRIA

Gli agricoltori diventano star di Instagram

Grande successo per “Scatti di campo“, concorso fotografico social dell’Agenzia per lo sviluppo rurale dedicato al lavoro nei campi

Cosa c’è di più lontano da un agricoltore di un ’instagrammer’, il fotografo seriale a caccia di like su Instagram? Eppure l’idea di “Angolo di Campo“, il concorso fotografico organizzato da Umbria Agricoltura, è proprio questa: avvicinare i frequentatori dei social network al lavoro nei campi. Il meccanismo è semplice: scattare una foto che rappresenti il mondo agricolo e postarla su Instagram con l’hashtag #AngolodiCampo. Così, tra pseudo modelle-influencer, paesaggi caraibici e stories su come si fa l’amatriciana, ecco spuntare i campi, i lavoratori, gli animali che fanno dell’Umbria una delle regioni più agricole d’Italia.

La scommessa di Angolo di campo era anche questa: promuovere il settore agricolo (quanto di meno virtuale ci sia) al rango di “trend topic“ (simbolo e bandiera della virtualità). Una scommessa che, a giudicare dai numeri, Umbria Agricoltura ha vinto. A quest’edizione del premio hanno partecipato circa un centinaio di fotografi social per oltre duecento scatti. E questo - spiega uno dei responsabili dell’inziativa, Paolo Cucchiari - "Nonostante la pandemia abbia ridotto di molto la circolazione delle persone sul teritorio e quindi anche la possibilità di trovare soggetti per i fotografi amatoriali".

Un successo di partecipazione che indica, ancora una volta, il legame profondo tra gli umbri e la loro terra. Anche filtrato dalle logiche e dai ’trucchi’ di Instagram, quello che traspare dagli scatti è infatti innanzitutto l’amore per le colline, i campi, i prati. Un senso di appartenenza e orgoglio che emerge da ogni soggetto, siano i cavalli che riposano sul crinale di un colle, o il solitario cercatore di funghi, piccolo ospite nella vastità dei paesaggi del Subasio. Un rapporto, quello con il territorio, che coinvolge anche i ragazzi. "Sono rimasto sorpreso - spiega Cucchiari - dalla giovane età di molti partecipanti. Significa che abbiamo raggiunto uno degli obiettivi: avvicinare i ragazzi, creare un contatto tra persone che normalmente non hanno niente a che fare con il lavoro nei campi e l’attività che l’Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale porta avanti da anni". Attività che si traduce in supporto concreto agli imprenditori e ai lavoratori del settore primario grazie a una dotazione (nel periodo 2014-2020) di 900 milioni di euro, il 40% dei quali messi a disposizione dall’Unione Europea. Soldi che sono andati a aiutare le aziende agricole regionali e i loro sforzi di restare competive, ma anche a interventi di tutela ambientale e di promozione delle filiere corte. Il lavoro dell’Agenzia ha contribuito a preservare i territori, i loro paesaggi, i loro lavoratori. E ha anche fornito i suggestivi soggetti protagonisti delle fotografie del concorso. "Tutti gli scatti che hanno partecipato sono di ottima qualità, molti addirittura di livello professionale".

Merito del fotografo, certo, ma anche del soggetto. Il rischio, visto il canale scelto - dove a farla da padrone sono foto iper prodotte, con colori irreali - era quello di trascurare gli aspetti più ’sanguigni’ del lavoro nei campi, il sudore, la fatica. "Proprio per questo - dice ancora Cucchiari - abbiamo eliminato la sezione “selfie“ delle scorse edizioni e inserito la sezione “Attività” (le altre sezioni sono “Animali” e “Paesaggi”, ndr)". E, nella sua semplicità, è forse proprio lo scatto vincitore della sezione dedicata a chi la terra la lavora, a spiccare su tutti. Un gruppo di braccianti sotto il sole raccolti intorno a un trattore che sta arando un terreno. Una foto semplice, quasi anti estetica, lontana anni luce dai modelli plastificati di Instagram. Eppure ha fatto il pieno di ’like’.

Luca Tavecchio