Gli agricoltori in Regione: "Situazione gravissima"

Ascoltati in Commissione imprenditori e associazioni di categoria "Grandi gruppi industriali stanno acquistando terreni per produrre energia".

Gli agricoltori in Regione: "Situazione gravissima"

Gli agricoltori in Regione: "Situazione gravissima"

Hanno chiesto "soluzioni rapide per una situazione grave" gli imprenditori agricoli dell’Umbria ascoltati dalla seconda Commissione dell’Assemblea legislativa. Il presidente Valerio Mancini, nel ribadire l’importanza delle problematiche al centro dell’incontro e la vicinanza con i protagonisti del variegato mondo agricolo, ha annunciato che l’Organismo recepirà le istanze degli agricoltori in un atto di indirizzo da portare all’approvazione dell’Assemblea.

In tanti sono intervenuti in Commissione: imprenditori, lavoratori e rappresentanti delle associazioni di categoria. Andrea Gildoni, in rappresentanza degli imprenditori agricoli, ha illustrato alcune delle questioni più scottanti. "Dopo il Covid c’è stata la guerra in Ucraina, con rincari speculativi su molti fronti". "Quindi - ha aggiunto - ci sono costi insostenibili e prezzi di vendita troppo bassi. Grandi gruppi industriali stanno acquistando terreni per produrre energia e c’è il rischio che prendano possesso del territorio, modificando l’assetto geo-politico della regione. Non è chiaro cosa vogliano fare questi colossi, ma temiamo uno stravolgimento del territorio con guadagni che andrebbero altrove. Per proteggere la regione e valorizzare le nostre eccellenze bisogna lavorare tutti insieme".

"Per aiutare le realtà agricole - ha aggiunto - bisognerebbe sostenere le aziende a produrre reddito e a creare filiere. Bisogna inoltre portare a Roma le istanze relative agli alti costi dei carburanti. Servono interventi per le zone svantaggiate. Vanno riviste le misure che limitano le concimazioni sulle zone vulnerabili. Le assegnazioni delle tabelle del gasolio agricolo prevedono una decurtazione del 23% e questo rende necessario acquistarne altro, non agricolo e a prezzo maggiore. Poi ha parlato Claudio Salvatori di Norcia): "Abbiamo ricevuto una decurtazione con la riforma Pac. Inoltre abbiamo ricevuto una decurtazione del 30% sui fondi regionali. L’agricoltura di montagna è in difficoltà e i bilanci delle aziende sono a rischio. Servono certezze per poter programmare investimenti. Per ottenere risarcimenti per i danni da fauna selvatica bisogna affrontare spese e burocrazia che portano a non denunciare nemmeno. A tutto ciò si sommano i costi dello smaltimento dei capi uccisi, che ammontano anche a 260 euro a capo per gli animali più grandi. Alcune aziende hanno smesso di portare gli animali al pascolo in montagna a causa degli attacchi dei lupi". A Perugia al momento si è scelta quindi la strada del dialogo più che della protesta in strada, ma la situazione è in evoluzione e non sono escluse manifestazioni nei prossimi giorni.