REDAZIONE UMBRIA

Gli ex consiglieri e le pensioni d’oro . La carica dei ’cento e uno’ vitalizi. Ormai ci costano quasi 4 milioni

Nel 2023 si è passati a 3,8 milioni di euro, contro i 3,5 dell’anno prima: incremento del 9 per cento. C’è chi ha visto aumentare il proprio assegno mensile anche di 400 euro. Ecco i cinque "Paperoni".

Gli ex consiglieri e le pensioni d’oro . La carica dei ’cento e uno’ vitalizi. Ormai ci costano quasi 4 milioni

E’ complicato trovare un sinonimo ai vitalizi degli ex consiglieri regionali: "pensioni d’oro" resta quello più azzeccato. Già, perché a conti fatti, il costo per gli umbri nel 2023 è aumentato di più di 300mila euro rispetto al 2022 (317.239 per la precisione), che in percentuale significa un più 8,9 per cento.

Dai prospetti del Consiglio regionale, infatti, emerge che la spesa sostenuta lo scorso anno è stata di 3.861.950 euro, contro i 3.544.711 del 2022. Un incremento da far tremare i polsi che i pensionati "normali" si sognano e men che meno che toccca ai lavoratori, costretti a fare i conti con la costante perdita di acquisto del proprio stipendio. A conti fatti dunque, nel bilancio del Consiglio regionale la spesa è cresciuta ancora come accade ormai da un decennio. Il Bilancio dell’Assemblea legislativa si aggira sui 19 milioni annui e di questi ormai quasi 4 (il 20 per cento) se ne vanno per le "pensioni d’oro" dei 101 ex consiglieri (o degli assegni di reversibilità) che ogni mese si vedono arrivare nel conto corrente un bel gruzzoletto che in media è di quasi 3.200 euro.

Tutto legittimo e incontestabile per carità, ma certo che quella sui vitalizi italiani è una legge davvero allucinante. E così a spulciare l’elenco si scopre che sul gradino più alto del podio c’è sempre il signor Maurizio Rosi (ex assessore alla Sanità) con 7.352,79 euro lordi al mese (l’anno prima era 6.801), poi tocca ai 6.970 euro di Massimo Mantovani (ex consiglire del Pdl), i 6.883 diLamberto Bottini (lui era del Pd), i 6.220 euro di Ada Girolamini (un tempo assessore socialista) e i 6.206 di Giulio Paganelli: per tutti aumenti medi mensili tra 3/ 400 euro al mese (sì, sì, tre-quattrocento).

I vitalizi sono aumentati a dismisura in virtù del tasso d’inflazione che nel 2023 viaggiava ancora su livelli molto elevati: già perché queste pensioni hanno un meccanismo di aggancio al costo della vita che non ha pari. Quest’anno c’è stato anche l’ingresso di un paio di ex consiglieri (Marco Fasolo e Fiammetta Modena) nel lungo elenco dei privilegiati. Senza contare che c’è anche chi si "pappa" il doppio vitalizio, dato che ha alle spalle una carriera anche da parlamentare. E nel 2024, in cui sisconterà ancora l’alto tasso d’inflazione di quest’anno e con l’ingresso di alcuni nuovi ex consiglieri, ecco che la spesa aumenterà di altri 180mila euro complessivi. Mica bruscolini...

Michele Nucci