Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il vecchio adagio ben si adatta ad un’abitudine che nei perugini è dura a morire: la sosta selvaggia. Non c’è niente da fare, l’automobilista di Perugia se non arriva in centro con la macchina non è contento! Marciapiedi, sagrati, anfratti ricavati tra uno spicchio e l’altro di un passo carrabile, tutto serve per parcheggiare, magari anche a ridosso della vetrina di un negozio. E così, a niente sono valsi i nuovi paletti e le fioriere installanti in questi giorni dal cantiere Comunale, per completare il progetto di pedonalizzazione di piazza Danti. Tempo un giorno e già i “pirati“ della sosta sono riusciti a scovare un buco per lasciare l’auto, tra un dissuasore e l’altro. E c’è anche chi in barba ai divieti, si è intrufolato nella micro area dove una volta c’era la storica edicola di piazza Danti, all’incrocio con via Bartolo e via Ulisse Rocchi, in attesa della riqualificazione.
CronacaGli irriducibili della sosta selvaggia. Macchine infilate tra dissuasori e cantieri