Molti le avranno viste quasi per caso, passeggiando per la città o durante la guida, magari fermi a un semaforo. Perché da qualche giorno Perugia si è ritrovata al centro di una spettacolare mostra diffusa e a cielo aperto con dieci fotografie d’autore di 6 metri per 3, esposte nei pannelli normalmente utilizzati per le affissioni pubblicitarie. E’ il progetto di ricerca e arte “Humans of Research“, ideato e realizzato da Psiquadro, l’impresa sociale di comunicazione della scienza a cui si deve “Sharper - La Notte dei Ricercatori“ che adesso lancia questa iniziativa per raccontare in modo nuovo il mondo della ricerca.
Gli scatti sono realizzati dal fotografo Marco Giugliarelli (a lato ecco due sue foto) e raccontano dieci ricercatori e ricercatrici di tutta Italia colti in luoghi e attraverso gesti che svelano il loro modo personale di interpretare il mestiere della ricerca, con uno sguardo creativo e inedito. Alla galleria di scatti d’autore si aggiunge una collezione di storie: la campagna fotografica è stata infatti seguita da Francesco Aiello, giornalista scientifico e Angela Giorgi, giornalista culturale, che hanno dialogato con ricercatrici e ricercatori ampliando i ritratti con parole in una galleria di storie raccolte nel sito humansofresearch.it dove viene presentato l’intero progetto. La mostra è visibile fino al 7 marzo, in dieci posti strategici: via Innamorati (uscita Rettorato), l’incrocio via Ruggero d’Andreotto e San Galigano (dopo l’Alessi, a salire verso l’Università), via Pellini, via Masi di fronte alla sede Rai, via del Tabacchificio (rotonda davanti alla Questura), via Tuzi (nuova rotonda), Strada Pievaiola di fronte al Giordano Bruno, via Pievaiola a San Sisto, via dell’Ala a Ponte Felcino e la rotonda dell’Ipercoop, uscita di Collestrada.
"L’idea di utilizzare la bellezza delle foto d’autore per raccontare la vita di chi fa ricerca, nasce dal desiderio di allontanarsi dagli stereotipi cercando di cogliere ciò che anima donne e uomini nel proprio lavoro" dice Leonardo Alfonsi, direttore di Psiquadro e ideatore del progetto. "Il nostro obiettivo – racconta – è capire se questo tipo di esposizione riesca a creare una nuova forma di coinvolgimento del pubblico, soprattutto quello generale e casuale". Ad ogni manifesto è abbinato un Qr Code che permette di accedere direttamente al sito e leggere le storie dei ricercatori. "Così possiamo verificare il gradimento del pubblico e dopo Perugia la mostra proseguirà fino ad aprile in altre nove città". Da qui si passerà a un secondo livello: "trasformare il sito in una libreria, una raccolta di storie di ricercatori, valorizzando le singole personalità". E per stimolare ancora più la curiosità e l’interazione con la mostra da ieri sono apparsi a Perugia 75 pannelli pubblicitari più piccoli. "Sono gialli con QR Code in nero e tre frasi diverse: Ricerca la mostra, Ricerca i volti, Ricerca le storie, in una sorta di caccia al tesoro"
Sofia Coletti