Sono tornati a gridare in piazza il loro dissenso gli studenti (universitari e superiori) dell’Umbria. Hanno sfilato da piazza Grimana a San Francesco al Prato, sotto le bandiere di Udu Perugia, Altrascuola – Rete degli Studenti e il circolo Arci Il Porco Rosso. Nel mirino le politiche del Governo e della Regione.
Nel corteo molti striscioni contro i tagli al servizio pubblico, ma anche riguardo a questioni come salute mentale, diritti riproduttivi e crisi abitativa. Non mancano le critiche alla Regione Umbria, a guida centrodestra. Lorenzo Ferranti, per Altrascuola Rete degli Studenti Medi chiede l’abbonamento unico regionale a 60 euro anche per i ragazzi delle superiori. "Da tempo – spiega Nicholas Radicchi, Udu - chiediamo l’implementazione della mobilità notturna nei due capoluoghi umbri e l’estensione dell’abbonamento. Nonostante le nostre continue sollecitazioni, non abbiamo mai ricevuto una risposta dalla Regione. Non solo: Palazzo Donini è responsabile anche della grave crisi abitativa che dal terzo anno consecutivo colpisce Perugia e i suoi studenti. Mentre negli ultimi due anni ha lasciato senza casa centinaia di giovani idonei a un posto letto gratuito dell’Adisu, quest’anno la Regione ha provato a mitigare la situazione aprendo, dopo oltre un mese di ritardo, il nuovo collegio “Enrico Fermi” di Lacugnano: una struttura fatiscente e priva di moltissimi servizi necessari per garantire gli standard minimi di abitabilità. La situazione è grave. Manifestiamo qui e in tutta Italia - aggiungono gli organizzatori – perché nella legge di bilancio ci preoccupano i tagli all’istruzione e all’alta formazione: il nostro Ateneo riceverà 4,5 milioni in meno rispetto all’anno scorso".
Silvia Angelici