
Quello che resta del Globus Tenda
Si apre uno spiraglio sul futuro del Globus Tenda, un luogo di spettacolo, di intrattenimento e di festa ormai tristemente avvolto dalla incuria, dalla sporcizia e dall’inevitabile azione del tempo e dell’inutilizzo. La Provincia ha avviato ufficialmente l’iter per il recupero della struttura e dell’area circostante, dismesse dal 2017. A seguito della delibera approvata oggi dal Presidente Francesco Maria Ferranti infatti, l’amministrazione ha aderito al bando pubblico, da 3 milioni e 800mila euro, della presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di Piani di Sviluppo in aree dismesse o in disuso finalizzando l’intervento alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della struttura di Viale Trieste.
"Abbiamo tenuto coerentemente fede agli impegni annunciati – dice il presidente Ferranti – e dopo le iniziative assunte su Villalago, adesso è il momento del Globus Tenda, un bene importante al quale sia la Provincia che i ternani tengono in modo particolare. La nostra idea è di ridare vita ad un’area attualmente in disuso realizzandovi spazi polifunzionali, con aree verdi e servizi per eventi e attività sociali, culturali, sportive che da un lato siano a servizio della città e dei comuni e dall’altro possano riportare in piena attività un bene di rilievo e che fa parte a pieno titolo del patrimonio della Provincia di Terni".
L’iter: il Globus Tenda era stato inserito dalla Provincia, insieme ad altre strutture, nell’elenco dei concorsi di progettazione, espletati dalla passata amministrazione, e che avevano individuato per il sito di viale Trieste un interessante progetto privato che, insieme agli altri, è a disposizione dell’amministrazione per eventuali finanziamenti con il coinvolgimento dei privati.
La strada verso la riqualificazione non è stata priva di sfide. L’area in questione è stata dismessa nel 2017 e solo nel marzo 2021 è tornata nelle mani della Provincia. La “palazzina di viale Trieste”, adiacente al sito dell’ex teatro, rimane un elemento chiave del progetto di rinnovamento. Questo edificio, nonostante due tentativi di vendita non andati a buon fine, resta un importante patrimonio da valorizzare, con l’aggiunta di un vincolo monumentale che ne sottolinea l’importanza storica e culturale. Il costo stimato per la completa trasformazione dell’area è di 2,4 milioni di euro.