Grande musica al Due Mondi. Barbara Hannigan a Spoleto

Soprano e direttrice d’orchestra, torna al Festival. Stasera al Teatro Romano, poi con il concerto finale

Grande musica al Due Mondi. Barbara Hannigan a Spoleto

Grande musica al Due Mondi. Barbara Hannigan a Spoleto

Torna la grande musica al Teatro Romano: dopo il successo del concerto di Carla Bruni, stasera il Festival dei Due Mondi presenta un nuovo evento da non perdere con l’atteso ritorno a Spoleto di Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra alla quale è affidato anche il concerto finale in Piazza Duomo. Intanto Barbara Hannigan è la protagonista del concerto di questa sera alle 21 al Teatro Romano dove si ascolterà una collezione di brani del compositore newyorkese John Zorn e una lista di musicisti di primissimo ordine provenienti da esperienze diverse. Sul palcoscenico insieme ad Hannigan ci saranno l’americano “Jack Quartet – con Christopher Otto e Austin Wulliman al violino, John Pickford Richards alla viola e Jay Campbell al violoncello –, il batterista Ches Smith, il bassista Jorge Roeder, la vibrafonista Sae Hashimoto e il pianista Stephen Gosling.

Il pubblico del Festival ha conosciuto Barbara Hannigan nel 2022, quando era artista in residenza a Spoleto, proprio con un brano di John Zorn, “Jumalattaret“, che prima di finire tra le mani dell’artista canadese era considerato ineseguibile, e che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Tutti i musicisti coinvolti sono collaboratori di lunga data di John Zorn, che li ha scelti per i concerti che nel 2023 hanno celebrato i suoi settant’anni. Di certo Zorn sfugge ad ogni definizione. Ha cominciato dal jazz per spingersi oltre ogni confine musicale, lasciandosi ispirare da Charles Ives, Bruno Maderna e Karlheinz Stockhausen, ma anche da registi, romanzieri e poemi epici delle più diverse tradizioni, con inesauribile curiosità e la necessità di trovare interpreti che non si accontentano.

Hannigan e Zorn collaborano dal 2015 e il compositore ha scritto appositamente per la sua voce: "Ha composto cinque, sei cose incredibili – racconta Hannigan –. Mi ha reso una musicista migliore, più forte: lavorarci è una parte speciale della mia vita. Al Festival di Spoleto eseguirò le sue musiche con due diversi quartetti, uno classico e l’altro jazz. E il 14, sempre lì, sarò nuovamente con l’Orchestra di Santa Cecilia". Il pubblico potrà ascoltare e vedere Barbara Hannigan in altri due appuntamenti: il 10 luglio a Casa Menotti con il pianista e controtenore Benjamin Perry Wenzelberg e il 14 luglio per il concerto finale Girl Crazy in Piazza Duomo, con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nel doppio ruolo di direttrice e solista.