REDAZIONE UMBRIA

No green pass, nel Giorno della Memoria protesta a Perugia con le divise dei deportati

Sdegno per la protesta, la capogruppo Pd in Regione, Meloni: "Paragoni inaccettabili e oltraggiosi"

Simona Meloni

Perugia, 27 gennaio 2022 - Divise dei deportati nei campi di concentramento stese a terra. Esposta in bella vista sul petto anche la stella di David con la scritta "no green pass". È accaduto questa mattina anche a Perugia, come in altre città italiane, durante il Giorno della Memoria. Per il Fronte del Dissenso, che ha organizzato la manifestazione, la giornata del 27 gennaio (quella che a livello internazionale commemora le vittime dell'Olocausto) è diventata "Il giorno della memoria... corta". In piazza Italia e poi in piazza della Repubblica, una cinquantina di no vax hanno così manifestato la propria contrarietà al green pass e alle altre misure imposte per il contenimento dell'emergenza sanitaria.

"Nella Giornata della memoria, assieme ai movimenti di Resistenza costituzionale, ricordiamo le vittime delle persecuzioni nazi-fasciste, le stesse che il governo Draghi sta applicando contro i tanti cittadini che non accettano l'ingiusto obbligo vaccinale" hanno affermano gli organizzatori. Paragoni "inaccettabili" secondo alcuni, come ha osservato la capogruppo Pd nel consiglio regionale umbro, Simona Meloni, secondo la quale la manifestazione "non doveva essere autorizzata", perché "oltraggio e un insulto alla memoria" da parte di chi accosta l'orrore dello sterminio del Terzo reich alle norme sul green pass o alle altre misure come lo stato di emergenza.

E proprio per rispondere alla consigliera regionale, i rappresentanti del Fronte del Dissenso hanno letto le parole di Primo Levi, ricordando successivamente che "la deportazione nei campi di concentramento di ebrei e oppositori politici fu l'ultimo capitolo, preceduto da atti persecutori del tutto simili a quelli che oggi vengono adottati nel nostro paese dal governo Draghi".

"Sono loro al potere a non avere titoli per celebrare il Giorno della Memoria, sono loro gli epigoni del regime nazista, siamo noi dalla parte della ragione", hanno infine commentato i manifestanti annunciando che sarà fatto recapitare alla consigliera Meloni un libro di Primo Levi "con dedica".