
Grosseto-Fano: la svolta c’è. Guinza, "storica ripartenza"
SAN GIUSTINO (Perugia)
Una galleria di appena 6 chilometri nell’Appenino tra Umbria e Marche, rimasta incompiuta per 30 anni eppure fondamentale per completare l’itinerario della E78 Fano Grosseto.
Ieri una luce è apparsa in fondo al tunnel: per la prima volta le auto coi vertici Anas e i presidenti di Umbria, Marche e Toscana, da Mercatello sul Metauro (Pesaro Urbino) hanno percorso verso San Giustino (Perugia) la galleria della Guinza in occasione della consegna dei lavori per l’apertura al traffico (prevista per la fine del 2025).
La percorrenza sarà possibile per ora solo dalle Marche in direzione Umbria, ma è già allo studio il raddoppio della ‘canna’. Il traffico in entrata e in uscita si appoggia alla viabilità locale, (per altro in condizioni non ottimali): saranno realizzate due rotatorie di innesto nella strada provinciale 200 (lato Umbria) e lungo via Cà Lillina (lato Marche) che sarà adeguata.
All’interno della galleria verrà rifatto il rivestimento interno e realizzati gli impianti di illuminazione, ventilazione e sicurezza. I lavori sono stati aggiudicati all’impresa "Cec Consorzio Stabile Europeo Costruttori", con sede a Perugia e nei prossimi giorni saranno avviate le attività preliminari. L’intervento ha un valore complessivo di 130 milioni di euro ed è vincolato alla progettazione delle opere di completamento dell’itinerario E78 Grosseto-Fano in territorio umbro.
"Negli ultimi anni abbiamo esplorato tutte le possibili soluzioni tecniche per anticipare l’apertura al traffico della galleria della Guinza senza dover attendere il completamento dell’intera direttrice, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza per i tunnel di questo tipo", ha precisato l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi. "La soluzione adottata – ha aggiunto – costituisce la prima fase dell’apertura definitiva e consentirà benefici immediati per una delle due correnti di traffico, mettendo fine a una lunga attesa sopportata da questo territorio. Contemporaneamente Anas è impegnata nella progettazione degli altri lotti per completare l’itinerario che collega il Tirreno all’Adriatico, con una rilevanza strategica per il Paese e per l’Europa oltre che per il Centro Italia". "Un’opera strategica per collegare Umbria, Marche e Toscana, fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori", ha ribadito la presidente della Regione Umbria intervenendo alla cerimonia insieme tra gli altri al commissario straordinario di Governo per la E78 Massimo Simonini, ai presidenti di Marche Francesco Acquaroli e Toscana Eugenio Giani.
"È un momento storico di ripartenza per un’opera che ha una vicenda complessa, un collegamento Est-Ovest cruciale per la cosiddetta ‘Italia di mezzo’, in un Paese che invece è solo collegato da Nord a Sud", ha aggiunto Giani.
Esulta la Lega: "Dopo 30 anni di immobilismo siamo riusciti a far ripartire i lavori". Grandi assenti: i sindaci dei comuni dell’Altotevere coinvolti, che non hanno partecipato alla cerimonia di ieri. A dar voce al malcontento del territorio ci hanno pensato i comitati Voci dalla Valle che, in entrambi i versanti, gridano a un "ulteriore spreco di soldi pubblici per un’altra grande incompiuta. Qui non c’è posto per camion e inquinamento".
Cristina Crisci