
Il punto vaccinale nello stabilimento di Rocchetta è stato chiuso. Con un bilancio quanto mai positivo, perché è servito a 14.500 umbri per la prevenzione contro il coronavirus. L’azienda, che aveva messo a disposizione ed attrezzato il punto sanitario in propri locali, dotandoli delle infrastrutture necessarie, con diversi materiali e suppellettili, tra cui poltrone con movimento sincronizzato, carrelli di servizio, armadietti per medicinali, contenuti nell’hub per la cura dei pazienti, ha deciso di donare il tutto alla Usl Umbria 1. In più la stessa azienda aveva messo a disposizione anche medici, infermieri ed altri operatori sanitari, investendo complessivamente per questa operazione poco meno di 200mila euro. Una bella testimonianza di solidarietà concreta, per niente scontata, verso la città di Gualdo Tadino e l’intera Umbria, che venne annunciata in maniera sobria e con discrezione dalla dirigente apicale, l’avvocato Chiara Bigioni, a pochi giorni di distanza dall’apertura dell’hub vaccinale della Usl nella sede del centro sociale della terza età. Il Comune ha ricordato che l’apertura del secondo punto vaccinale presso Rocchetta spa "ha rappresentato uno dei primi casi in Italia di hub vaccinali adibiti presso un’azienda ed ha ottenuto un grande successo consentendo di accelerare ulteriormente la campagna vaccinale contro il Covid-19". Il sindaco Massimiliano Presciutti, espresso vivo apprezzamento verso la decisione di donare tutte le infrastrutture sanitarie alla Usl, dice: "Con questo nuovo gesto, continua e si rafforza la sinergia instaurata tra Comune, Rocchetta e Usl Umbria 1. Dopo l’apertura del 2° centro vaccinale, questa donazione è un ulteriore segnale di sensibilità e vicinanza".
Alberto Cecconi