REDAZIONE UMBRIA

Gubbio, battaglia sul piano triennale: "Dall’opposizione soltanto falsità"

Il sindaco Fiorucci attacca la minoranza: "Hanno lasciato l’aula consiliare senza leggere il documento"

Dopo l’intervento di Città Futura che, in seguito all’ultimo consiglio comunale, lamentava un’attenzione scarsa da parte della giunta nei confronti del Dup, il Documento unico di programmazione 2025-27, è arrivata la risposta del sindaco Vittorio Fiorucci. "Come noto – spiega il sindaco – l’opposizione ha lasciato il Consiglio senza intervenire né partecipare al voto, barricandosi dietro a dichiarazioni stampa contenenti una serie di inesattezze e falsità. Il DUP presentato in Consiglio conta 160 pagine: si tratta di un documento completo, particolareggiato e contenente una visione di città proiettata al futuro e alla valorizzazione del suo grande patrimonio umano, sociale, artistico, culturale e folklorico. Ebbene, dalla registrazione video del Consiglio Comunale, che invito tutte le cittadine e tutti i cittadini a rivedere, emerge palese la volontà della maggioranza sia di dialogare con l’opposizione sia di condividere i punti del documento, nonché di rispondere a tutte le obiezioni e le osservazioni".

"Il documento – prosegue Fiorucci – è stato messo a disposizione di tutti i consiglieri nei tempi e nei modi sanciti dal TUEL, il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. Mi spiace dover dire, però, che, stante quanto successo, la sensazione è che all’opposizione o non sappiano leggere o non abbiano voluto farlo. La maggioranza è rimasta sugli scranni, in attesa di ricevere le giuste obiezioni, ma erano le 13.45 e a quell’ora si sa, è più facile sentire il richiamo della…pancia, più che quello del DUP. Scegliere di abbandonare il Consiglio mascherandosi da ferventi oppositori è più facile, rinunciare all’esercizio democratico di una opposizione matura e costruttiva, anche. Addossare la responsabilità della mancanza di confronto e di discussione – chiude Fiorucci – o parlare di "violata democrazia" a chi ha strutturato responsabilmente e con profondo senso del dovere istituzionale quel documento, è l’atto più ignobile che si possa commettere nei confronti della città e dei cittadini tutti". Federico Minelli