Gubbio, il Pd volta pagina. Il segretario si dimette . Partito affidato a 5 reggenti

Massimiliano Grilli annuncia la "volontà di fare un passo indietro". L’assemblea elegge Manca, Uccellani, Casoli, Aloia e Fabbretti.

Gubbio, il Pd volta pagina. Il segretario si dimette . Partito affidato a 5 reggenti

Gubbio, il Pd volta pagina. Il segretario si dimette . Partito affidato a 5 reggenti

La vittoria alle elezioni amministrative della coalizione di centro destra e l’insediamento del nuovo sindaco Vittorio Fiorucci ha portato grandi cambiamenti all’interno del panorama politico eugubino. Soprattutto nel centro sinistra, dove tutti i protagonisti hanno cominciato a domandarsi il perché di una tale sconfitta e ad interrogarsi su come cambiare per poter tornare ad essere uniti.

Proprio per questo, lo scorso 18 luglio si è riunita l’Unione comunale del PD di Gubbio con 25 partecipanti dei trenta membri aventi diritto, con un ordine del giorno che prevedeva proprio l’analisi del voto delle ultime amministrative, e in primo piano la relazione del segretario comunale Massimiliano Grilli, che ha spiegato l’iter che il Partito Democratico ha seguito prima, durante e dopo le elezioni amministrative.

Al termine della relazione, lo stesso segretario ha annunciato la volontà di fare un passo indietro per senso di responsabilità e per propiziare una ripartenza del progetto politico del partito anche in vista delle prossime elezioni regionali.

La proposta portata avanti dallo stesso Grilli è stata quella di nominare una reggenza che possa traghettare il Partito Democratico verso le prossime sfide elettorali e lo guidi fino al congresso in scadenza naturale nel mese di aprile 2025, e la rimodulazione della Segreteria.

L’idea è stata accolta favorevolmente dall’assemblea e, al termine della votazione, sono stati nominati come reggenti Giovanni Manca, Giovanna Uccellani, Ubaldo Casoli, Nicola Maria Aloia e Gianni Fabbretti.

"Una reggenza più snella possibile, operativa, che possa ricostruire una identità cittadina del PD forte, libera e autorevole dopo un esame chiaro e trasparente tutto al nostro interno", si legge nel comunicato.

Che prosegue: "Al momento non è questo il tempo di ricostruire il Centro Sinistra, solo dopo che tutte le forze politiche avranno fatto chiarezza al proprio interno, un’attenta analisi del voto, solo allora si potrà pensare di lavorare tutti insieme per allestire un Centro Sinistra Unito".