FEDERICO MINELLI
Cronaca

Gubbio, niente gol nel derby al Barbetti. La Ternana ci prova ma non sfonda

Il big-match di serie C finisce in pareggio. Riflettori spenti nel primo tempo per 7 minuti, rossoverdi pericolosi nella ripresa

Gubbio pericoloso in area rossoverde (Foto Gavirati)

Gubbio pericoloso in area rossoverde (Foto Gavirati)

0

TERNANA

0

(3-4-2-1): Venturi; Tozzuolo, Rocchi, Stramaccioni (st 29’ Pirrello); Corsinelli, Proietti, Rosaia (st 18’ Franchini), Zallu; Maisto (st 18’ Iaccarino), D’Ursi (st 41’ Faggi); Tommasini (st 29’ Rovaglia). A disp. Bolletta, D’Avino, Signorini, Fossati, Conti, Arpaia, Bita, Duro, Mancini, Giovannini. All. Taurino

TERNANA (4-2-3-1): Vannucchi; Casasola, Loiacono (st 39’ Maestrelli), Capuano, Tito; Corradini (st 39’ De Boer), Damiani; Carboni (st 1’ Curcio), Romeo, Cicerelli (st 22’ Krastev); Donnarumma (st 12’ Cianci). A disp. Vitli, Patanè, Ferrante, Donati, Caballero, Martella. All. Abate

Arbitro: Ancora di Roma 1 (Minafra-Marchese)

Note: corner 0-6; ammoniti: Zallu, Loiacono, Tozzuolo, Cianci, De Boer; recupero pt 2’; st 6’

Finisce in parità il primo derby umbro dell’anno tra Gubbio e Ternana. Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni – oltre 3000 i presenti al Barbetti ieri sera di cui circa 1200 ternani – le due compagini si spartiscono la posta in palio dopo una partita equilibrata, a tratti bloccata ma comunque godibile. Il canovaccio tattico della partita è chiaro da subito: la Ternana tiene il pallino del gioco, il Gubbio invece è bravo ad attendere e a provare a far male in contropiede. Lo si vede al 10°, quando D’Ursi scorrazza sulla sinistra e serve Corsinelli che col mancino da ottima posizione trova l’opposizione di Tito. Gli ospiti accusano un po’ lo spauracchio, si ricompattano e confezionano la prima chance al 28°: cross di Romeo dalla sinistra, Donnarumma sul secondo palo sbuca alle spalle di Stramaccioni e chiama Venturi al miracolo, con Zallu che poi si rifugia in corner.

Nel finale di tempo entrambe le squadre chiedono un rigore: al 37° sono le Fere per un contatto tra Stramaccioni e Casasola, al 42° i rossoblù per l’atterramento di Tito ai danni di Corsinelli, con Ancora che lascia correre in tutte e due le occasioni. Il vero incubo, però, si (ri)presenta una manciata di secondi dopo, quando si spegne l’impianto d’illuminazione del Barbetti che fortunatamente riparte sette minuti più tardi e permette di far terminare la prima frazione. Nella ripresa, che viaggia su ritmi più blandi, Abate inserisce prima Curcio poi Cianci; proprio l’attaccante romano al 58° con un destro di prima va vicino al palo, mentre due minuti più tardi su un’uscita avventata di Venturi è Stramaccioni a sbrogliare la matassa.

Taurino risponde con gli innesti di Franchini e Iaccarino (al suo esordio in maglia Gubbio), ma la gara stenta a decollare. Nuove emozioni si ritrovano al 74°, quando Curcio svetta sul cross di Tito ma manda a lato. Dentro anche Pirrello, Rovaglia e Faggi per i rossoblù e Krastev, Maestrelli e De Boer per gli ospiti che passano al 3-4-2-1, ma i sussulti stentano ad arrivare anche per la stanchezza che si fa sentire, almeno fino all’89°: Tito scende ancora sulla sinistra, cross basso per Cianci che conclude di prima intenzione ma trova un reattivo Venturi a coprire il suo palo e a mettere in corner.